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Mondiali, non c'è Rossi
Insigne a sorpresa

Non c'è Giuseppe Rossi nella lista dei 23 azzurri per il Mondiale. Lo ha deciso Cesare Prandelli nello stilare l'elenco da consegnare alla Fifa. Al suo posto entra Insigne.

ltre al portiere Mirante, che era il 31esimo, restano fuori dunque rispetto alla prelista dei 30: Maggio, Pasqual, Montolivo, Romulo, Destro e Rossi. Ranocchia andrà in Brasile come riserva, 24esimo uomo.

 

>ANSA-SCHEDA/ Mondiali: i 23 azzurri
            
            (ANSA) - ROMA, 1 GIU - Buffon il veterano, in tutti i sensi,
di età e di presenze. Verratti al primo Mondiale. Ecco i 23
giocatori azzurri convocati per Brasile 2014, con un breve
profilo. 
   GIANLUIGI BUFFON: numero 1 al mondo per tanti anni, ora
comunque tra i migliori portieri. E' al quinto Mondiale, come
Mattaheus e Carbajal, e di smettere non ne vuole sapere: una
garanzia
   Squadra: Juve. Nato a Carrara il 28/1/78; 139 presenze in
azzurro, 0 reti, 12093 minuti, 4 subentri, 12 sostituzioni.
Bilancio: 67 vittorie, 45 pareggi, 27 sconfitte
   SALVATORE SIRIGU: uno degli emigranti azzurri del pallone, a
Parigi in una squadra di stelle ha trovato la consacrazione. E
oggi e' un'alternativa validissima a Buffon
   Squadra: Paris Saint Germain. Nuoro, 12/1/87; 8 presenze, 0
reti, 604 minuti, 1 subentro, 1 sostituzione. Bilancio: 2
vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte
   MATTIA PERIN: il giovane più talentuoso tra le leve di
portieri, viene dal Pescara delle meraviglie di Zeman ed è
passato per l'Under 21: ha superato nei mesi Marchetti, sparito
dal panorama azzurro 
   Squadra: Genoa. Latina, 10/11/92. Esordiente
   GIORGIO CHIELLINI: titolare fisso della difesa, nella Juve e
nella nazionale, ha dalla sua anche la possibilità di essere
impiegato a sinistra invece che al centro. Per lui Prandelli ha
sfidato anche le critiche sul codice etico, dopo la gomitata a
Pjanic in Roma-Juve
   Squadra: Juve. Pisa, 14/8/84; 67 presenze, 4 reti, 5509
minuti, 6 subentri, 6 sostituzioni. Bilancio: 32 vittorie, 23
pareggi, 12 sconfitte
   ANDREA BARZAGLI: altro punto fermo della difesa
bianconerazzurra, ma sulla sua stagione pesa un infortunio
trascinato per mesi 
   Squadra: Juve. Fiesole (Firenze), 8/5/81; 47 presenze, 0
reti, 3628 minuti, 9 subentri, 5 sostituzioni. Bilancio: 21
vittorie, 17 pareggi, 9 sconfitte
  LEONARDO BONUCCI: del trio di centrali di Conte è l'uomo dal
piede buono, quello che lancia da dietro. Prandelli spera
piuttosto che sfrutti il suo colpo di testa sottorete per il gol
   Squadra: Juve. Viterbo, 1/5/87. 36 presenze, 2 reti, 2979
minuti, 5 subentri, 0 sostituzioni. Bilancio: 13 vittorie, 17
pareggi, 6 sconfitte
   GABRIEL PALETTA: un altro 'nuovo italiano'. Argentino di
passaporto azzurrabile, come è scritto nel nome, anche per lui
c'è l'incognita di un piccolo, fastidioso infortunio al
polpaccio che ne ha condizionato il finale di stagione
   Squadra: Parma. Longchamps (Argentina) 15/2/86. 2 presenze, 0
reti, 180 minuti, 0 subentri, 0 sostituzioni. Bilancio: 0
vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta
    MATTIA DE SCIGLIO: e' il volto della meglio gioventù azzurra
anche se non ancora sbocciata. Alla fine l'ha spuntata nella
lunga corsa ai pochi posti da terzino, in un ruolo che vive una
crisi generazionale
   Squadra: Milan. Milano, 20/10/92. Esordiente
   IGNAZIO ABATE: corsa e cross, per tipologia è il giocatore
che più si avvicina all'antica idea del 'fluidificante'. Per
questo si è meritato un posto sull'aereo per Mangaratiba
   Squadra: Milan. Sant'Agata de' Goti (Benevento); 19 presenze,
1 rete, 1297 minuti, 5 subentri, 4 sostituzioni. Bilancio: 8
vittorie, 6 pareggi, 5 sconfitte
    MATTEO DARMIAN: seguito sottotraccia da Prandelli nel corso
della bella stagione granata, a premiarlo è anche la possibilità
di impiegarlo sia a destra sia a sinistra
   Squadra: Torino. Legnano (Milano), 2/12/89; 1 presenza, 0
reti, 88 minuti, 0 subentri, 1 sostituzione. Bilancio: 0
vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte
   ANDREA PIRLO: regista indiscusso, e' l'azzurro con maggior
credito internazionale e tutto per merito dell'azzurro. Viene da
una stagione cominciata in sordina e finita in crescendo
   Squadra: Juve. Brescia, 19/5/79; 108 presenze, 13 reti. 8302
minuti, 11 subentri, 32 sostituzioni. Bilancio: 56 vittorie, 35
pareggi, 17 sconfitte
   DANIELE DE ROSSI: l'azzurro è sempre stato il suo mondo
ideale, anche quando l'amore con la Roma sembrava finito. Ora al
terzo Mondiale può fare anche il jolly difensivo, in un modulo a
tre
   Squadra: Roma. Roma, 24/7/83; 94 presenze, 15 reti, 6964
minuti, 13 subentri, 24 sostituzioni. Bilancio: 42 vittorie, 37
pareggi, 15 sconfitte
   CLAUDIO MARCHISIO: il motorino bianconero ha chiuso anche lui
la stagione in buone condizioni. Con l'infortunio di Montolivo,
la sua corsa diventa ancora più importante
   Squadra: Juve. Torino 19/1/86; 43 presenze, 2 reti, 3058
minuti, 8 subentri, 15 sostituzioni. Bilancio: 16 vittorie, 16
pareggi, 11 sconfitte
   THIAGO MOTTA: aveva perso la nazionale dopo la finale
dell'Europeo, l'ha ritrovata giocando da leader di centrocampo a
Parigi. Prandelli lo considera prezioso
   Squadra: Paris Saint Germain. Sao Bernardo do Campo (San
Paolo, Brasile) 28/8/82; 20 presenze, 1 rete, 1172 minuti, 5
subentri, 11 sostituzioni. Bilancio: 9 vittorie, 7 pareggi, 4
sconfitte
   MARCO VERRATTI: nessuno si capacitava di come un talento di
20 anni che prende per mano una squadra di campioni come il Psg
potesse rimanere fuori dal Mondiale. Lui ha recuperato e
rilanciato, come in campo, anche le sue chance. E alla fine ha
vinto.  
   Squadra: Paris Saint Germain. Manoppello (Pescara) 5/11/92; 5
presenze, 1 rete, 291 minuti, 2 subentri, 1 sostituzione.
Bilancio: 0 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte (SEGUE).

 

Buffon il veterano, in tutti i sensi, di età e di presenze. Verratti al primo Mondiale. Ecco i 23 giocatori azzurri convocati per Brasile 2014, con un breve profilo.

 GIANLUIGI BUFFON: numero 1 al mondo per tanti anni, ora comunque tra i migliori portieri. E' al quinto Mondiale, come Mattaheus e Carbajal, e di smettere non ne vuole sapere: una garanzia Squadra: Juve. Nato a Carrara il 28/1/78; 139 presenze in azzurro, 0 reti, 12093 minuti, 4 subentri, 12 sostituzioni. Bilancio: 67 vittorie, 45 pareggi, 27 sconfitte 

SALVATORE SIRIGU: uno degli emigranti azzurri del pallone, a Parigi in una squadra di stelle ha trovato la consacrazione. E oggi e' un'alternativa validissima a Buffon Squadra: Paris Saint Germain. Nuoro, 12/1/87; 8 presenze, 0 reti, 604 minuti, 1 subentro, 1 sostituzione. Bilancio: 2 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte 

MATTIA PERIN: il giovane più talentuoso tra le leve di portieri, viene dal Pescara delle meraviglie di Zeman ed è passato per l'Under 21: ha superato nei mesi Marchetti, sparito dal panorama azzurro Squadra: Genoa. Latina, 10/11/92. Esordiente 

GIORGIO CHIELLINI: titolare fisso della difesa, nella Juve e nella nazionale, ha dalla sua anche la possibilità di essere impiegato a sinistra invece che al centro. Per lui Prandelli ha sfidato anche le critiche sul codice etico, dopo la gomitata a Pjanic in Roma-Juve Squadra: Juve. Pisa, 14/8/84; 67 presenze, 4 reti, 5509 minuti, 6 subentri, 6 sostituzioni. Bilancio: 32 vittorie, 23 pareggi, 12 sconfitte 

ANDREA BARZAGLI: altro punto fermo della difesa bianconerazzurra, ma sulla sua stagione pesa un infortunio trascinato per mesi Squadra: Juve. Fiesole (Firenze), 8/5/81; 47 presenze, 0 reti, 3628 minuti, 9 subentri, 5 sostituzioni. Bilancio: 21 vittorie, 17 pareggi, 9 sconfitte 

LEONARDO BONUCCI: del trio di centrali di Conte è l'uomo dal piede buono, quello che lancia da dietro. Prandelli spera piuttosto che sfrutti il suo colpo di testa sottorete per il gol Squadra: Juve. Viterbo, 1/5/87. 36 presenze, 2 reti, 2979 minuti, 5 subentri, 0 sostituzioni. Bilancio: 13 vittorie, 17 pareggi, 6 sconfitte 

GABRIEL PALETTA: un altro 'nuovo italiano'. Argentino di passaporto azzurrabile, come è scritto nel nome, anche per lui c'è l'incognita di un piccolo, fastidioso infortunio al polpaccio che ne ha condizionato il finale di stagione Squadra: Parma. Longchamps (Argentina) 15/2/86. 2 presenze, 0 reti, 180 minuti, 0 subentri, 0 sostituzioni. Bilancio: 0 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta 

MATTIA DE SCIGLIO: e' il volto della meglio gioventù azzurra anche se non ancora sbocciata. Alla fine l'ha spuntata nella lunga corsa ai pochi posti da terzino, in un ruolo che vive una crisi generazionale Squadra: Milan. Milano, 20/10/92. Esordiente 

IGNAZIO ABATE: corsa e cross, per tipologia è il giocatore che più si avvicina all'antica idea del 'fluidificante'. Per questo si è meritato un posto sull'aereo per Mangaratiba Squadra: Milan. Sant'Agata de' Goti (Benevento); 19 presenze, 1 rete, 1297 minuti, 5 subentri, 4 sostituzioni. Bilancio: 8 vittorie, 6 pareggi, 5 sconfitte 

MATTEO DARMIAN: seguito sottotraccia da Prandelli nel corso della bella stagione granata, a premiarlo è anche la possibilità di impiegarlo sia a destra sia a sinistra Squadra: Torino. Legnano (Milano), 2/12/89; 1 presenza, 0 reti, 88 minuti, 0 subentri, 1 sostituzione. Bilancio: 0 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte 

ANDREA PIRLO: regista indiscusso, e' l'azzurro con maggior credito internazionale e tutto per merito dell'azzurro. Viene da una stagione cominciata in sordina e finita in crescendo Squadra: Juve. Brescia, 19/5/79; 108 presenze, 13 reti. 8302 minuti, 11 subentri, 32 sostituzioni. Bilancio: 56 vittorie, 35 pareggi, 17 sconfitte 

DANIELE DE ROSSI: l'azzurro è sempre stato il suo mondo ideale, anche quando l'amore con la Roma sembrava finito. Ora al terzo Mondiale può fare anche il jolly difensivo, in un modulo a tre Squadra: Roma. Roma, 24/7/83; 94 presenze, 15 reti, 6964 minuti, 13 subentri, 24 sostituzioni. Bilancio: 42 vittorie, 37 pareggi, 15 sconfitte 

CLAUDIO MARCHISIO: il motorino bianconero ha chiuso anche lui la stagione in buone condizioni. Con l'infortunio di Montolivo, la sua corsa diventa ancora più importante Squadra: Juve. Torino 19/1/86; 43 presenze, 2 reti, 3058 minuti, 8 subentri, 15 sostituzioni. Bilancio: 16 vittorie, 16 pareggi, 11 sconfitte 

THIAGO MOTTA: aveva perso la nazionale dopo la finale dell'Europeo, l'ha ritrovata giocando da leader di centrocampo a Parigi. Prandelli lo considera prezioso Squadra: Paris Saint Germain. Sao Bernardo do Campo (San Paolo, Brasile) 28/8/82; 20 presenze, 1 rete, 1172 minuti, 5 subentri, 11 sostituzioni. Bilancio: 9 vittorie, 7 pareggi, 4 sconfitte 

MARCO VERRATTI: nessuno si capacitava di come un talento di 20 anni che prende per mano una squadra di campioni come il Psg potesse rimanere fuori dal Mondiale. Lui ha recuperato e rilanciato, come in campo, anche le sue chance. E alla fine ha vinto. Squadra: Paris Saint Germain. Manoppello (Pescara) 5/11/92; 5 presenze, 1 rete, 291 minuti, 2 subentri, 1 sostituzione. Bilancio: 0 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte

ANTONIO CANDREVA: motore inesauribile, la sua corsa senza fine lo rende centrocampista prezioso in un Mondiale che Prandelli assicura essere per atleti, prima che per calciatori. E' uno degli esterni di centrocampo, ancora più utile dopo il ko di Montolivo Squadra: Lazio. Roma, 28/2/87; 19 presenze, 0 reti, 1195 minuti, 5 subentri, 7 sostituzioni. Bilancio: 6 vittorie, 9 pareggi, 4 sconfitte 

ALBERTO AQUILANI: recuperato al gruppo per il forfait di Montolivo, ha la sua grande occasione per dimostrare che gli alti e bassi della sua carriera sono finiti Squadra: Fiorentina. Roma, 7/7/84; 34 presenze, 5 reti, 1624 minuti, 18 subentri, 12 sostituzioni. Bilancio: 15 vittorie, 13 pareggi, 6 sconfitte 

MARCO PAROLO: è l'incursore di centrocampo. Un po' il ruolo che nelle ultime nazionali aveva Giaccherini. Squadra: Parma. Gallarate (Varese) 25/1/85; 3 presenze, 0 reti, 92 minuti, 3 subentri, 0 sostituzioni. Bilancio: 1 vittoria, 2 pareggi, 0 sconfitte 

MARIO BALOTELLI: al primo Mondiale, in tanti lo aspettano al varco. Sarà centravanti, e il 9 sulle spalle peserà: il cammino azzurro in Brasile è strettamente legato a lui Squadra: Milan. Palermo, 12/8/90; 29 presenze, 12 reti, 1987 minuti, 7 subentri, 10 sostituzioni. Bilancio: 12 vittorie, 11 pareggi, 6 sconfitte 

ANTONIO CASSANO: la sua è la rimonta più sorprendente. Arriva al primo Mondiale a 32 anni, un obiettivo fortemente voluto: ha interpretato la stagione con questo sogno in testa, dieta e assist per far cambiare idea a Prandelli. Ci è riuscito, ora l'impressione è che possa essere qualcosa in più dell'uomo dell'ultima mezzora Squadra: Parma. Bari, 12/7/82. 36 presenze, 10 reti, 2346 minuti, 6 subentri, 24 sostituzioni. Bilancio: 17 vittorie, 13 pareggi, 6 sconfitte 

ALESSIO CERCI: protagonista di un campionato brillante in granata, non è più un talento inespresso. Ha trovato equilibrio e gol, in azzurro può essere l'uomo del 4-3-3 e dell'ultimo dribbling. Squadra: Torino. Velletri (Roma), 23/7/87; 11 presenze, 0 reti, 335 minuti, 9 subentri, 2 sostituzioni. Bilancio: 3 vittorie, 6 pareggi, 2 sconfitte 

CIRO IMMOBILE: capocannoniere del campionato, il 'Pulici' del nuovo millennio ha convinto l'Italia non solo con i gol ma anche con la sua generosità. A lui si chiede di interpretare il ruolo di centravanti nel modo più moderno Squadra: Torino. Torre Annunziata (Napoli) 20/2/90; 2 presenze, 0 reti, 78 minuti, 1 subentro, 1 sostituzione. Bilancio: 0 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta 

LORENZO INSIGNE: ha battuto allo sprint Giuseppe Rossi, vincendo le perplessità azzurre degli ultimi mesi con un finale di stagione assai brillante. E' la sorpresa finale delle scelte di Prandelli, che lo userà come seconda punta d'emergenza Squadra: Napoli. Napoli, 4/6/91. 4 presenze, 1 rete, 244 minuti, 2 subentri, 1 sostituzione. Bilancio: 2 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta. 

Riserva: ANDREA RANOCCHIA: il buon finale di stagione lo ha fatto preferire ad altri centrali nella prelista e ora gli dà la chance di un volo in Brasile anche se solo come eventuale subentro. In caso di infortuni, c'è tempo fino alla mezzanotte del 13 giugno. Squadra: Inter. Assisi (Perugia), 16/2/88; 12 presenze, 0 reti, 993 minuti, 1 subentro, 1 sostituzione. Bilancio: 6 vittorie, 5 pareggi, 1 sconfitta.

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