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Palermo, 17 arresti
Lo "Zen" roccaforte
della criminalità

Palermo

Vasta operazione antimafia, denominata in codice 'Fiume', a Palermo. Cento agenti della Dia hanno eseguito 17 ordinanze di custodia cautelare con le accuse di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti ed estorsione. Tra gli arrestati figura anche Guido Spina, indicato dagli investigatori come il capomafia dello Zen. L'operazione mira a disarticolare le cosche che operano nello storico mandamento di San Lorenzo e Tommaso Natale. Numerosi arrestati gravitano nel quartiere Zen, uno dei più degradati alla periferia occidentale della città. In particolare Guido Spina, 49 anni, ritenuto il responsabile della famiglia mafiosa, è accusato di avere tirato le fila di un vasto traffico di stupefacenti nel quartiere e di avere ordinato numerose estorsioni sia nei confronti di esercizi commerciali sia ai danni degli abitanti dei cosiddetti padiglioni dello Zen. Avrebbe gestito anche la 'cassa' della famiglia mafiosa, provvedendo al mantenimento in carcere degli affiliati detenuti. La villa di Spina, sempre allo Zen, sarebbe stata una vera e propria roccaforte, dotata di sofisticati sistemi di sicurezza e trasformata in una sorta di 'supermercato' della droga all' ingrosso e dettaglio. Una vera e propria catena di montaggio, sostengono gli inquirenti, in cui veniva impiegato tutto il nucleo familiare. "Il quartiere Zen si conferma roccaforte della criminalità" ha detto il procuratore capo Francesco Messineo. "Si tratta di una zona degradata, poco attenzionata dalle Autorità", ha aggiunto. Inoltre, dalle indagini è emerso che la banda chiedeva i commercianti 5 euro in cambio della cosiddetta "protezione ambientale".

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