Quattro conferme e due riduzioni di pena nel processo d’appello per i sei imputati del troncone principale del procedimento scaturito dall’operazione antimafia “Pozzo”, contro il cosiddetto braccio armato della criminalità organizzata barcellonese. I giudici di secondo grado hanno ridotto da 9 a 7 anni la condanna per Gaetano Chiofalo, e da 9 a 6 anni e mezzo per Mariano Foti entrambi accusata di estorsione ai danni dell’impresa De Pasquale. Confermate le condanne a 18 anni ciascuno di reclusione per Carmelo D’Amico, considerato il capo della famiglia dei “Barcellonesi”, e Tindaro Calabrese, 38 anni, boss dell’ala secessionista della cosca dei “Mazzarroti”. 12 anni inflitti al barcellonese Antonino Bellinvia, e all’ex macellaio Antonino Calderone.