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Hamas e Israele
depongono le armi

Prima la tregua umanitaria tra Israele a Hamas, al termine di una giornata che ha udito solo il linguaggio delle armi e l’impotenza della diplomazia. Adesso intesa sullo stop alle ostlità, a partire dalle 5 di domani mattina. Israele, nelle scorse ore, aveva accettato la proposta dell’Onu per una tregua di alcune ore nel conflitto con Gaza. La proposta, che consentiva l’ingresso di aiuti umanitari nelle zone interessate dalla guerra, era stata avanzata da Robert Serry, coordinatore delle Nazioni Unite per l'agenzia che si occupa dei rifugiati palestinesi. A convincere il governo di Benjamin Netanyahu il dramma che ha visto quattro bambini palestinesi uccisi in un bombardamento sulla spiaggia di Gaza, nel nono giorno dell’operazione Margine protettivo contro Hamas. Subito dopo un altro raid aveva fatto altri sei morti nella Striscia, e tra questi due bambini. Il governo, che ha definito "tragica" la notizia, ha annunciato che avvierà un’inchiesta su quanto accaduto nella spiaggia per appurare se il missile fosse diretto o meno contro miliziani e covi di Hamas o se abbia o meno fallito l’obiettivo. Intanto, poco prima dello stop alle ostilità, i colpi sparati da un blindato israeliano hanno centrato una casa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo tre palestinesi.

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