Richiesta d’arresto alla Camera per Luigi Cesaro, deputato di FI. L’indagine che lo riguarda è legata a un piano di investimenti produttivi a Lusciano, nel Casertano, da 50 milioni di euro. Un’indagine dei pm napoletani che un anno e mezzo fa portò all’inoltro al gip di una richiesta di misura cautelare, oggi firmata e notificata a Montecitorio. A chiamare in causa Cesaro, due pentiti dei Casalesi, Luigi Guida e Gaetano Vassallo. Secondo Guida, a Lusciano, dove si doveva realizzare un piano di sviluppo industriale con fondi per il Pip locale, due appalti furono assegnati a ditte della famiglia Cesaro su pressioni del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti. Vassallo ha raccontato ai pm Marco Del Gaudio, Cesare Sirignano e Antonello Ardituro, che Cesaro sarebbe stato presente a una riunione a Lusciano proprio per decidere quali ditte avrebbero lavorato alla realizzazione del piano. Luigi Cesaro in passato è stato coinvolto in un’altra inchiesta legata alla Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo, con condanna in primo grado e assoluzione in Cassazione. E’ stato anche coinvolto dell’indagine sulla costruzione di un centro commerciale a Villa di Briano, per la quale è sotto processo l'ex sottosegretario Nicola Cosentino. Luigi Guida, detto 'o drink, è stato anche reggente della fazione dei Casalesi legata a Francesco Bidognetti, il boss detenuto da anni al 41 bis. Anche l'avvocato del boss, Michele Santonastaso, sotto processo per concorso esterno ad associazione a delinquere di stampo mafioso, ha raccontato che Guida aveva coinvolto nell’affare del piano, "Ferraro (ex consigliere regionale campano più volte indagato e arrestato, ndr.), Cesaro un altro politico, mi sembra un onorevole, e aveva coinvolto l’amministrazione comunale di Lusciano". E secondo quanto si è appreso, nell’indagine che ha portato alla richiesta alla Camera sono coinvolti proprio Ferraro, dei fratelli del deputato e una serie di amministratori pubblici locali. (AGI)
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