"Dopo il terremoto è cambiata tutta la mia vita": è contenuta in questa frase la motivazione del gesto compiuto dal 68enne aquilano, una persona molto conosciuta e stimata in città, che nelle prime ore dell’alba si è dato fuoco in una baracca a uso agricolo alla periferia del capoluogo abruzzese. Il senso del malessere e della profonda disperazione in cui era piombato dopo la tragedia del 6 aprile 2009 lo ha spiegato in cinque fogli lasciati nell’auto e ritrovati dalla polizia. Le indagini sul tragico fatto continuano: un elemento importante da chiarire è se l’uomo fosse in cura per una depressione. Dai primi riscontri questa circostanza sembra esclusa. In molti hanno sottolineato di non essersi accorti di difficoltà apparenti, anzi il 68enne viene ricordato come un uomo sorridente, sereno e attivo. (ANSA).
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