Non c'è nessun ultimatum da parte di Etihad, anzi "il governo procede con forza e farà la sua parte, la settimana prossima si deve chiudere". Lo dice il ministro Lupi a margine dell'assemblea di Ncd parlando di Alitalia per la quale "non c'è un piano B, c'è solo un grande piano A".
"Solo un marziano capirebbe i sindacati"
"Solo un marziano capirebbe le divisioni all'interno dei sindacati", ha aggiunto il ministro Maurizio Lupi parlando delle divisioni sulla "rappresentanza" per l'accordo tra Alitalia ed Etihad. "I sindacati sono incomprensibili: della rappresentanza di quale azienda parlano: la grande compagnia che sarà o quella che chiuderà?".
Non è stato raggiunto il quorum al referendum sui tagli al costo del lavoro in Alitalia: hanno votato 3.500 su 13.200 lavoratori. La Uilt dice che così l'accordo non è valido e chiede una nuova intesa, mentre Cgil, Cisl e Ugl sostengono che trattandosi di un referendum abrogativo, resta la validità degli accordi.' 'Abbiamo chiesto ai lavoratori e ai sindacati grande responsabilità ma i sindacati discutono su chi ha più iscritti, non sapendo che la prospettiva: futuro o baratro'', afferma il ministro Lupi. Oggi l'assemblea degli azionisti della compagnia è chiamata ad approvare il bilancio 2013 e l'aumento di capitale. Etihad nega di aver posto un ultimatum alla compagnia per chiudere l'accordo entro il 28 luglio.
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