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“Agenzia di viaggi”
per migranti

 Agli oltre 44.000 utenti che consultano giornalmente il sito di Gazzetta del Sud consigliamo, dopo aver letto le notizie sui continui sbarchi in Sicilia e Calabria, di spingersi a navigare nel mare aperto della rete: potrebbero scovare, a quanto pare, un’agenzia di viaggi davvero speciale. Tanto speciale da poter pianificare, indisturbata, l’assalto alle coste del Sud Italia. Basta lasciare il numero di cellulare, per essere contattati e poi accompagnati nel nostro Paese. Non senza una serie di... scali intermedi, tra l’Egitto e la Libia, che servono a riempire, fino all’inverosimile, le carrette del mare. Questa organizzazione di... mutua assistenza, come altre del resto, ha incrementato il giro di affari grazie all’operazione Mare Nostrum, che ha reso più facile ed economicamente meno oneroso arrivare in Sicilia e Calabria. Basta un Sos al Centro d’ascolto e scatta il servizio taxi. Come chiamarlo altrimenti? Sono state salvate vite umane ma si è, purtroppo, veicolata una pericolosa illusione: c’è posto per tutti. Un’illusione che sta facendo spostare verso nord mezza Africa. I morti, tra il deserto e il mare, si moltiplicheranno a dismisura e, alla fine, il saldo sarà fatalmente più tragico che mai. Ora qualcuno dovrebbe chiedersi perché l’Europa ci abbia mollato. O, meglio, avere il coraggio di dire la verità agli italiani. Ecco le ragioni della “cattiva” Europa: i profughi di guerra e quelli “politici” sono una piccola parte tra coloro che arrivano in Italia, tutti gli altri dovrebbero essere identificati ed espulsi. Cosa che avviene di rado, poiché si eclissano nel giro di qualche giorno finendo, quando si stancano di chiedere l’elemosina ai semafori o di girarsi i pollici, nelle mani della criminalità e dei “caporali”. Oppure tentano di attraversare le Alpi per raggiungere la Francia, la Germania e il Nord Europa. Si confida poi fin troppo sull’acquiescenza dell’Italia, tanto che pure i mercantili che “abbordano” barche e gommoni in panne non fanno mai rotta verso la Grecia, la Francia, la Spagna o la vicina Malta. Intanto in Sicilia scoppiano disordini, tutti i Centri d’accoglienza tra le Alpi e Lampedusa sono strapieni mentre il Governo è in religioso silenzio. Solo qualche ovvietà dal ministro dell’Interno, Alfano: «Prima di tutto i diritti degli italiani». Ad esempio, ci sarebbe da dire, quello di vivere in città sicure, non come a Rosarno e Castel Volturno, dove le amministrazioni comunali si trovano a dovere gestire complessi problemi sanitari e di ordine pubblico. Qualcuno ci pensa? Non sembra sia così, visto che si stanno spendendo miliardi di euro senza indicare una soluzione che sia diversa dalle porte di casa spalancate. Altro che Europa cattiva, altro che sacrosanti diritti degli italiani

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