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Attentato Villa Ligà
indagano anche i Ris

E’ scattata una vera e propria gara di solidarietà in favore dei titolari di Villa Ligà, il noto ristorante di Furnari nel quale la notte fra martedì e mercoledì è stato incendiato un gazebo in legno.  I sindaci di Furnari, Barcellona e Terme Vigliatore, i consigli comunali, semplici cittadini si sono stretti intorno alla giovane imprenditrice  Nadia  Munafò fra l’altro socio fondatore dell’associazione contro tutte le mafie “Paolo Vive”, per invitarla a reagire ed aiutarla a  riprendere al più presto la sua attività. E lei già stasera vorrebbe riprendere con il giovedì vintage la serata che ha riscosso tanto successo quest’estate e che forse ha attirato sul locale le mire di gente senza scrupoli. Ma i danni sono ingenti e non sarà facile riprendersi in fretta. All’interno del gazebo incenerito erano custoditi tavoli, sedie, l’impianto musicale, un pianoforte, l’impianto di climatizzazione e molto altro.  Sull’attentato stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Barcellona. Punto di partenza la tanica di benzina lasciata sul poso ma soprattutto un paio di scarpe ed una maglietta bruciacchiati che uno degli attentatori ha abbandonato probabilmente perché dopo aver appiccato il fuoco è rimasto ustionato lui stesso. Gli indumenti saranno orsa esaminati dai Carabinieri del Ris alla ricerca di tracce, in particolare del DNA del malvivente. Altro elemento certo è l’ora dell’attentato. I titolari avevano lasciato il ristorante intonro alle 2,40. Pochi minuti  dopo hanno ricevuto la telefonata che segnalava l’incendio nel locale. I postini del racket hanno atteso che i proprietari chiudessero la sala. Poi sono entrati in azione. Hanno cosparso di benzina i divani ed il gazebo ed hanno appiccato il fuoco. Probabilmente speravano di provocare danni ancora più gravi ma l’intervento dei VVF ha impedito che le fiamme raggiungessero le cucine ed il bar.  Sulla vicenda ha aperto un’inchiesta il sostituto procuratore di Barcellona, Giorgio Nicola.

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