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Trucidato in strada, forse ucciso per una donna

"Pietro era un bravissimo ragazzo, non ha mai avuto problemi di soldi, ha sempre lavorato, né tantomeno ha avuto problemi di droga". Ne è convinto il padre di Pietro Pace, il 40enne ucciso ieri sera in un agguato a Roma. "Perché lo hanno ucciso con tutti quei colpi di pistola? Forse dietro all'omicidio c'è un movente passionale, magari questioni legate ad una donna". L'uomo racconta che il figlio, ormai separato dalla compagna, ultimamente frequentava una donna sposata, il cui marito, secondo lui, sarebbe in carcere.

E' Pietro Pace, un 40enne incensurato residente in zona, la vittima dell'agguato di ieri sera alla periferia di Roma. L'uomo era a bordo della sua auto in via Gasperina, in zona Anagnina, quando è stato avvicinato dai due killer in moto che l'hanno ucciso con diversi colpi di pistola. E' stato trovato riverso sul volante della macchina, che è stata posta sotto sequestro. Sulla vicenda indaga la Squadra Mobile di Roma. Tra le ipotesi un regolamento di conti o una vendetta.

Un agguato in piena regola alla periferia sud-est della Capitale. Due uomini a bordo di una moto hanno affiancato l'auto della vittima e hanno aperto il fuoco. Almeno sei i colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata contro l'uomo che si trovava in una Volkswagen Golf nera. Tre proiettili lo avrebbero raggiunto alla testa e ucciso. L'omicidio è avvenuto dopo le 21 in via Gasperina, in zona Anagnina. Una strada dove affacciano diversi palazzi, a poche centinaia di metri dall'Ikea. A dare l'allarme un residente.

L'uomo è stato trovato accasciato all'interno della macchina, ferma sul ciglio della strada con i fari ancora accesi. Inutili i soccorsi, perché per lui non c'era più niente da fare. Sul posto sono intervenute le volanti della Questura di Roma, la polizia scientifica e gli investigatori della Squadra Mobile.

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