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Precipitano nel dirupo con il quad, Messinesi salvati dai vigili del fuoco

Una giornata spensierata stava  trasformandosi in tragedia per  due motociclisti, marito e moglie,  rispettivamente di 54 e 60  anni, abitanti a Messina che,  avventurandosi sulle montagne  di Fiumedinisi, stavano  rientrando a casa a bordo di un  quad, una moto a quattro ruote  adatta per terreni scoscesi.  I due sono scivolati con il loro  mezzo in un dirupo profondo  circa 100 metri nella sperduta  contrada di Pontale Toscano,  sottostante Piano Margi  e poco distante dalla Santissima,  da dove si raggiunge anche  Monte Scuderi. Le loro condizioni  non destano preoccupazioni  anche se adesso si trovano  ricoverati in ospedale, l’uomo  a Taormina, la donna al Policlinico  di Messina, per aver riportato  fratture, ferite e un forte  stato di choc.  Non è ancora chiara la dinamica  dell’incidente. Un primo  intervento di soccorso lo ha tentato un loro compagno d’escursione  22enne che nel tentativo  di raggiungerli in fondo  alla scarpata si è anch’egli gravemente  ferito riportando un  trauma alla schiena e una frattura  alla gamba: per questo si  trova ricoverato anch’egli al  Policlinico dov’è stato condotto  dall’elicottero del 118.  A salvare la vita ai motociclisti-  escursionisti sono state le  sterpaglie che hanno rallentato  la corsa della moto ormai fuori  controllo. A tirarli su dopo diverse  ore di lavoro un team  composto dalla squadra Soccorso  Alpino fluviale dei vigili  del fuoco di Messina, con i colleghi  della squadra di Letojanni  e l’equipaggio del Nucleo elicotteri  dei vigili del fuoco di Catania,  il cui mezzo atterrato con  l’uomo ferito sul campo sportivo  di S. Teresa non ha però potuto  rialzarsi in volo e dunque il  tragitto è proseguito in ambulanza  verso il S. Vincenzo.  Sul luogo dell’incidente sono  arrivate le ambulanze delle  postazioni del 118 di Scaletta  Zanclea e di Taormina con l’elicottero  di soccorso del 118  (stavolta fortunatamente nessun  problema nei contatti), oltre  ai carabinieri di Fiumedinisi  al comando del maresciallo  Massimilano Tarascio, che  hanno coordinato le varie fasi  dei soccorsi. 

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