Dagli ovili abusivi sparsi da decenni nelle zone periferiche della città del Longano, allevamenti che spesso sfuggono ai controlli veterinari, si producono prodotti caseari come ricotta, formaggi e latticini, in condizioni igienico-sanitarie proibitive, tanto che la Guardia di finanza della Tenenza di Barcellona, a seguito di una caso di febbre maltese provocata da contagio per l’assunzione di prodotti alimentari di origine animale risultati infetti, in un blitz compiuto in uno degli ovili ha provveduto a sequestrare un piccolo caseificio clandestino. Nell’operazione, la cui attività è stata coordinata dal tenente Irene Furlan, sono stati sequestrati anche più di 400 chilogrammi di prodotti caseari pronti per essere venduti al dettaglio. Sotto sequestro sanitario è invece finito l’intero gregge di pecore, focolaio dell’infezione che, attraverso i derivati prodotti dal latte munto sul posto in condizioni igieniche precarie, si è trasmessa ad un uomo di 54 anni, F. N. di Barcellona, costretto a ricorrere alle cure mediche del reparto di Malattie infettive dell’ospedale “Cutroni Zodda”: infettato dai batteri della brucellosi che si sono trasmessi al paziente che manifestava un persistente stato febbrile.
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