Prima la concentrazione per costruire una giornata perfetta, poi la gioia, gli abbracci degli amici e dei tifosi che stanno già invadendo la pista per andare a festeggiare sotto il podio, mentre la moto doveva ancora percorrere il giro di rientro. E la commozione, condivisa anche con la fidanzata Linda - in lacrime - e con il capo meccanico Silvano Galbusera. E finalmente il balzo sul podio, gradino più alto, la doccia di champagne e l'inno di Mameli cantato a squarciagola dai circa 54.000 spettatori. Nella sua testa però un pensiero per l'amico Marco Simoncelli al quale quest'anno è stato dedicato il trofeo. "Una vittoria dal sapore dolce, davvero una grande emozione - le parole di un emozionato Rossi - Sotto il podio c'era tantissima gente, è stato bellissimo.
Poi avere la coppa con il 58 del 'Sic' è stato speciale, il pensiero va sempre a lui". E dopo la malinconia per il giovane amico e pilota scomparso tre anni fa in Malesia, Valentino torna l'istrione di sempre: "Per un attimo mi sono sentito il Papa...". Un ordine d'arrivo dal sapore particolare che riporta alla memoria quello del 2009, ultima vittoria di 'Vale' a Misano con Lorenzo 2/o e Pedrosa 3/o, proprio come quello di oggi: "Mi fa effetto essere sul gradino più alto del podio dopo 5 anni, riuscire a rivincere una gara molto simile. Nel corso di questi 5 anni sono passato da stagioni difficilissime con la Ducati, delusioni, infortuni ed è bello essere tornato vincente proprio qui". Un risultato forse già scritto perché "stanotte ho sognato che passavo sul traguardo all'ultimo giro - ha raccontato il campione di Tavullia - e sulla tabella che mi esponevano dal muretto leggevo 'Lorenzo + 2 secondi e 2. Se non sbaglio il distacco reale è stato di 2" e 7 decimi, quindi lì ho capito che ce la potevo fare".
La gara di Rossi è stata agevolata dalla caduta di Marc Marquez, ma nessun dubbio sulla sua supremazia: "Dopo la sua scivolata per me è stato più facile - ha proseguito - ma credo che la nostra moto qui a Misano avesse un leggero vantaggio rispetto alla Honda. In gara però può sempre accadere di tutto e per questo siamo stati bravi a non sbagliare niente. E' una vittoria vera perché ci siamo arrivati passo dopo passo salendo già sul podio 4 volte dietro a Marquez, quindi non è una sorpresa, come invece era accaduto ad Assen lo scorso anno". Il campionato dello spagnolo, non è in alcun modo messo in discussione (matematicamente) dalla scivolata di oggi, per questo l'obiettivo di Valentino resta la piazza d'onore in classifica iridata. "Bisogna lottare con Pedrosa per il 2/o posto e cercare di fare altre belle gare standogli davanti".
E questa vittoria torna a dare fiducia a Rossi per il futuro. "Se sono ancora qui e ho firmato per altri due anni con Yamaha - ha detto ancora Valentino - è perché voglio vincere ancora un titolo mondiale, guai se non ci fosse quell'obiettivo, preferirei rimanere a casa. Sarà difficile con tutti loro come avversari, ma il mio più grande traguardo è rimanere vincente fino al termine della mia carriera". Prima di lasciare il circuito, per Rossi c'è ancora tempo per scoprire che la sua vittoria era data a '4' dagli scommettitori: "Mannaggia!", esclama. Forse per lui la quota era troppo alta, d'altronde il trionfo era già scritto, fin dal sogno premonitore della notte.