Sarebbero due italiani gli autori del ferimento del 38enne tunisino raggiunto da un colpo di pistola ad una gamba domenica sera a Merì.
La Polizia li ha già identificati ma i due da 48 ore hanno fatto perdere le proprie tracce. Si tratta di due persone della zona, una delle quali con parecchi precedenti penali. Secondo gli investigatori si sarebbe trattata di una vera e propria spedizione punitiva, un avvertimento di tipico stampo mafioso. Probabilmente il nordafricano da tempo gestiva alcune attività illecite nel barcellonese invadendo il territorio delle famiglie locali. Un’ingerenza che non è mai stata tollerata in una zona da sempre segnata da una forte presenza della criminalità organizzata. E così è scattata la punizione. Domenica sera il tunisino, abitante a Merì ma residente a S.Filippo del Mela, stava discutendo con alcuni connazionali in via Borghese davanti alle case popolari. Improvvisamente si sono avvicinati due italiani. Uno di loro ha estratto una pistola ed ha sparato all’indirizzo del 38enne ferendolo alla gamba sinistra. Poi sono fuggiti lasciando lo straniero per terra in una pozza di sangue. L’uomo è stato trasportato al pronto soccorso del Cutroni Zodda dove i medici hanno riscontrato la fuoriuscita del proiettile e lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni. Il tunisino è stato già sentito dalla Polizia ma non avrebbe fornito indicazioni utili alle indagini.
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