I detenuti di Termini Imerese, dove era detenuto Antonino Giuffrè, dopo la strage di Capaci in cui morirono Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta «erano contenti e ci furono anche dei brindisi». A spiegarlo, nell’aula bunker di Milano, dove è in corso il processo cosiddetto 'Capaci Bis' che riguarda, in particolare il reperimento dell’esplosivo usato per l’eccidio, è stato il pentito Giuffrè: uno dei tre collaboratori di giustizia che saranno sentiti in questi tre giorni dal giudice della corte d’Assise di Caltanissetta. Giuffrè ha spiegato di esser stato arrestato nel '92. «Ero detenuto a Termini Imerese nel settore dei detenuti comuni - ha raccontato -. Quando si apprese la notizia della stage eravamo tutti contenti: ci furono brindisi e non parlo di detenuti di mafia». E i detenuti di mafia come si comportarono, gli ha chiesto il pm. «Se erano contenti i detenuti comuni...».(ANSA).
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