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Lampedusa ricorda
le vittime di un anno fa

"God is love", "Henrick rip", "you are always in my heart": sono le scritte che i sopravvissutial naufragio del 3 ottobre dell'anno scorso hanno realizzato sui cubi frangiflutti del molo di Lampedusa, lo stesso dove l'anno scorso furono adagiati i cadaveri di 368 loro compagni di viaggio. L'iniziativa, la prima di una serie organizzata per la giornata dal Comitato 3 ottobre, è stata condivisa con i ragazzi del liceo di Lampedusa, che hanno aiutato i migranti a dipingere i cubi sul molo. Lacrime e abbracci tra i sopravvissuti, molti dei quali, alla vista di quel molo, sono scoppiati in un pianto dirotto.

Un gruppo di giovani lampedusani sta manifestando davanti all'ingresso dell'aeroporto di Lampedusa, dove è in programma un incontro con il presidente della Camera, Laura Boldrini, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, e il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. I manifestanti hanno cartelli contro il governo e le scelte fatte sull'isola. 'Commemorate i morti e ingabbiate i vivi' è scritto su un cartello; 'Ogni giorno è il 3 ottobre'; 'No a Lampedusa caserma a cielo aperto'; 'No Nato, più scuole, no Ue, meno caserme'. In particolare i manifestanti contestano la decisione di riaprire il centro di accoglienza e l'installazione di nuovi radar a Lampedusa. Le proteste sono anche contro il magnate Soros, che - affermano - avrebbe finanziato parte del Festival Sabir, organizzato dall'Arci proprio in questi giorni sull'isola. Anche al Porto Vecchio i lampedusani hanno inscenato una protesta, mettendo cartelli contro il governo e il sindaco, proprio di fronte all'ingresso del molo Favarolo, quello dove arrivano i migranti. "L'economia è in ginocchio - dicono - e i diritti dei lampedusani sono sempre negati".

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