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Moto Gp, in Australia
vince Valentino Rossi

Un'altra domenica da incorniciare, quella di Phillip Island per Valentino Rossi. Il nove volte iridato dovrebbe essere ormai abituato alle emozioni ma l'invasione di pista degli appassionati australiani per salutare il 108/o successo in carriera del Dottore, secondo stagionale, fa comunque effetto. "Gara stupenda. E' stato bello vincere qui dove ho tanti tifosi. Quando la gente viene a festeggiarti c'è sempre una atmosfera speciale. La cosa più bella comunque è stata verso la fine della corsa, mentre ero in piega nell'ultimo curvone con il gomito a terra a 200 all'ora con un po' di sole che sbucava dalle nuvole, è stato bello". Poesia da emozioni forti per uno dei più forti di sempre, come ha dimostrato anche il tracciato australiano, che con le sue insidie ha messo in difficoltà quasi tutti: Marc Marquez è scivolato fuori al 18/o giro quando era in testa, Jorge Lorenzo ha perso il duello con Rossi ed è giunto secondo solo perchè il ducatista Carl Crutchlow e' caduto a sua volta a due tornate dal possibile podio. Fuori gara anche Dani Pedrosa, "centrato" da Andrea Iannone, la Honda lascia l'Australia a testa bassa, mentre la Yamaha ha fatto en plein dato che dietro ai due piloti ufficiali si è piazzato Bradley Smith, al suo primo podio. La Ducati recrimina per Crutchlow e si deve accontentare della quarta e quinta piazza con Andrea Dovizioso ed Hector Barbera. Ora in casa Yamaha la sfida è aperta per la conquista del secondo posto mondiale e Rossi, otto punti di vantaggio sul rivale, sembra pronto a gustarsela: "La soddisfazione più grande all'ultimo giro - ha detto ancora il campione di Tavullia - è stato vedere sulla tabella che avevo sette secondi su Lorenzo, quello mi ha dato anche gusto e la sensazione di avercela fatta. Qui ho fatto tanti podi, è una pista che mi piace, ma era dal 2005 che non vincevo. Dietro a questo c'è anche una questione tecnica perché le curve sono nella maggior parte a sinistra e io di solito vado meglio a destra. Qui Lorenzo è sempre forte e averlo battuto con la stessa moto è stato fantastico". Se Rossi è raggiante, lo spagnolo è decisamente di altro umore. "Ho avuto problemi verso fine gara con la gomma davanti, credo di averne usato una fallata, anche se la Bridgestone nega. Non sono soddisfatto anche perché me la sarei potuta giocare con Valentino". Il calo del rendimento della gomma di Lorenzo in effetti è stato un invito a nozze per Rossi. "Sapevo di essere un pelo più veloce di Lorenzo, per quello sono riuscito a batterlo. Peccato solo che sia caduto Crutchlow, mi avrebbe aiutato a guadagnare 4 punti in classifica (ora ne ha 8 di vantaggio su Lorenzo, ndr)". Ora, oltre alla gara di Sepang - dove Rossi ha vinto più di un mondiale - arriverà a chiudere la stagione quella di Valencia, mai favorevole a Valentino. "Quest'anno sono stato veloce e forte su tutte le piste - ha detto Rossi - il mio obiettivo è di esserlo anche lì". Da dimenticare la domenica dei piloti Honda ufficiali. Marc Marquez, arrivato in Australia già con l'alloro mondiale, non se la prende troppo: "Ho provato a spingere forte da subito per cercare di mettere un ampio gap sugli inseguitori e stavo facendo una buona gara, fino alla caduta. E' stato un peccato finire a terra in un momento in cui ero al limite ma mi servirà come esperienza per il prossimo anno". "Non siamo stati certo fortunati oggi - ha affermato invece Pedrosa, staccato di 25 punti da Rossi -, non ho fatto una gran partenza e mi sono ritrovato così in una posizione che mi metteva a rischio contatto, come poi è successo. Fortunatamente non sono caduto, ma la moto era danneggiata e non ho potuto continuare".

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