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Riorganizzazione
CGIL vs Comune

L’ennesima riorganizzazione degli uffici. Tiene banco la “manovra” che intende ristrutturare mansioni e servizi comunali. A margine della riunione sindacale di ieri, Franco Spingola, segretario generale del comprensorio Pollino-Sibaritide della Cgil funzione pubblica, mostra tutte le sue perplessità sul nuovo disegno organizzativo proposto dalla giunta comunale perché, cosi come concepito, «rischia di non garantire la dovuta funzionalità di uffici e  servizi». Per questo ha chiesto all’amministrazione di «rivedere la nuova riorganizzazione delle strutture apicali dell’Ente, ridotte da 4 a 2, tenendo conto di un’idea di riorganizzazione dei servizi confacente alla complessità  sociale e territoriale dell’Ente ed alla valorizzazione delle risorse umane». Spingola, ai vertici dell’organizzazione sindacale territoriale dallo scorso 2 ottobre, si dichiara «particolarmente rammaricato» per l’impostazione che l’esecutivo guidato da Giuseppino Santoianni ha voluto dare alla questione, attesa la reticenza «a non voler prendere in considerazione la disponibilità a trattare, più volte mostrata e dichiarata dal sindacato».  La rivisitazione delle funzioni comunali, del resto, è materia assai praticata all’interno del municipio arbëresh. In sette anni di amministrazione Santoianni, sono state ben cinque le riorganizzazioni degli uffici. Una transumanza di mansioni e dipendenti che, evidentemente,  non ha portato risultati soddisfacenti, anzi, ha ulteriormente acuito le frizioni esistenti tra l’esecutivo ed i dipendenti comunali.  Testimonianza di ciò sono i numerosi contenzioni pendenti e quest’ultima rivisitazione della struttura gestionale dell’ente. Per Franco Spingola, il municipio, soprattutto nei paesi allocati nelle aree interne, rappresenta il «primo baluardo della legalità ed è  l’avamposto principale in difesa dei diritti dei cittadini e per questo, soprattutto in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, deve garantire funzionalità e trasparenza».

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