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Statale 114, quando
la riapertura?

 Si conosceranno soltanto nei prossimi giorni i tempi esatti per l'avvio dei lavori di messa in sicurezza della SS114 e quando potrà essere riaperta l’importante arteria interessata nella serata di martedì da una frana che ha riversato sul manto stradale due massi e altre pietre cadute dal costone roccioso che sovrasta la via Nazionale. Si temono tempi lunghi, ma più chiarezza si avrà in settimana entrante. È una strage sfiorata quella della SS114, dove i massi sono piombati sul manto stradale poco prima che passassero alcune vetture che si trovavano in transito in quella arteria: questione di attimi, quelli che hanno separato la vita o la morte di automobilisti e centauri ignari di quanto stava avvenendo. La strada è stata, ovviamente, chiusa al passaggio veicolare, i Vigili del Fuoco hanno curato l'emergenza più immediata ed è stato completamente impedito l'accesso sia dalla parte di Capo Taormina che da quello della stazione di Villagonia. In entrambi i casi, infatti, si è inteso ampliare il raggio della zona da proteggere e anticipare di diverse decine di metri il tratto chiuso al traffico, dovendo doverosamente salvaguardare l'incolumità degli automobilisti che non sono al corrente della frana e potrebbero arrivare anche a poca distanza dallo smottamento. Ieri mattina l'Anas ha effettuato una prima ricognizione sullo stato del costone roccioso ed è anche arrivato un primo mezzo. A questo punto entrano in azione i rocciatori per effettuare uno screening. La Protezione Civile farà le proprie valutazioni e sui fatti sono state prontamente informate anche le Ferrovie dello Stato, la cui linea ferroviaria scorre proprio a pochi metri dalla SS114. È uno scenario incerto quello di queste ore in cui la prossima settimana sarà già uno snodo cruciale per vedere quali potranno essere i tempi di sistemazione dell'area e poi per la successiva riapertura della strada al passaggio dei mezzi. La rete metallica che sovrasta la SS114 è stata sfondata dal masso precipitato sulla carreggiata e depositatosi al centro della strada. Il timore è che dal costone possa staccarsi ancora qualche pezzo di roccia. C'è da fare in fretta, non solo per il problema della viabilità, ma anche e soprattutto data la necessità di difendere la linea ferroviaria, dove ovviamente il passaggio dei treni prosegue con regolarità. I tempi potrebbero non essere brevi e in questo senso non sembra essere di buon auspicio la precedente frana accaduta qualche anno fa a pochi metri da dove si sono staccati i massi martedì sera. In quel caso ci volle un anno e mezzo per arrivare ad una svolta definitiva, non senza qualche “frizione” sulle competenze tra gli enti territoriali preposti. Ora l'aspettativa è che i tempo possano essere molto più brevi e che da qui a qualche settimana si possa tornare a circolare liberamente tenuto conto che si tratta di un’arteria fondamentale.

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