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Maxi-sequestro di beni
ai fratelli Raspanti

Un maxisequestro per un valore complessivo di 17 milioni di euro nei confronti di due fratelli, gli imprenditori palermitani Francesco e Giancarlo Raspanti, è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia di Palermo. Il provvedimento riguarda beni mobili e immobili, quote societarie e rapporti bancari ritenuti riconducibili ai due imprenditori, che sono impegnati anche nella gestione del movimento terra in relazione ai lavori del cosiddetto "passante ferroviario" della città di Palermo, nonché ad appalti dal Comune di Bagheria. Gli investigatori avrebbero accertato la contiguità dei fratelli Raspanti, il cui padre Antonino era stato più volte inquisito negli anni '50-'60 come elemento di spicco di Cosa Nostra, con soggetti vicini alla criminalità mafiosa.(ANSA)

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