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Vescovo in comune
su fusione cauto

Fusione Corigliano-Rossano, continuare a costruire ed a consolidare un indispensabile percorso culturale dal basso, coinvolgendo direttamente le scuole attraverso iniziative finalizzate a far emergere e ad acquisire l’idea di appartenenza a comuni identità. Non privilegiare soltanto le pur legittime ragioni di natura economica connesse all’unione di comuni e territori. Evitare di alimentare sfiducia diffusa nelle popolazioni, facendo apparire come esclusivamente verticistico l’importante processo sociale in atto. È stato improntato alla prudenza, al senso del gradualismo storico e soprattutto alla necessità di investimento e sedimento culturale il messaggio che Mons. Giuseppe Satriano, Vescovo di Rossano-Cariati ha condiviso stamani con il Sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, incontrando ufficialmente l’Amministrazione Comunale a Palazzo Garopoli, nel centro storico.  Vicinanza alla grande comunità di Corigliano ha espresso il Vescovo, dichiarando la propria consapevolezza rispetto ai disagi ed alla complessità della situazione sociale cittadina e sottolineando al contempo la massima disponibilità della Chiesa a costruire con l’istituzione pubblica un percorso di collaborazione ispirato alla tutela delle categorie sociali più deboli ed all’elevazione culturale del territorio. Le città – ha scandito Mons. Satriano – non crescono soltanto quando vi sono i servizi. Serve alimentare, riscoprire, tutelare e condividere, attraverso processi non automatici o confezionati dall’alto, l’identità culturale e l’idea di appartenenza. E lo sviluppo – ha aggiunto – passa anzi tutto attraverso l’attenzione alle proprie risorse, non a quelle indotte dall’esterno. 

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