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Assalto all’ufficio
postale di Gala

Mattinata di terrore tra i pensionati in fila per riscuotere la pensione. Assaltato con colpi di mazza e fucilate l’ufficio postale di Gala di Barcellona. Il vetro blindato ha resistito impedendo dopo una sequenza di terrore che la rapina fosse consumata. L’azione è stata rapida. Due rapinatori, piombati all’improvviso intorno alle 8,30 in sella ad una moto in via Mercurio, hanno seminato il panico tra la folla di pensionati che attendevano il pagamento della pensione davanti all’ufficio postale della frazione Gala, sulle colline di Barcellona. I due, giovani e con marcato accento locale, apparsi col viso coperto da calzamaglie, una volta discesi dalla moto – uno imbracciando il fucile, l’altro impugnando una mazza – sono entrati nel piccolo ufficio postale intimando – con esplicite minacce di morte rivolte all’unico impiegato presente – di aprire la porta blindata che avrebbe permesso ai malviventi di accedere nella zona dove si trovavano i soldi. L’impiegato che dapprima aveva ipotizzato uno scherzo, talmente surreale sembrava la scena, rendendosi conto che i due non stavano affatto scherzando, si è rifugiato sul retro chiamando con il cordless aziendale il 113. Nel frattempo, i due rapinatori non rinunciavano a tentare il colpo. Il giovane che imbracciava il fucile, vestito con una mimetica militare, ha iniziato a sparare contro il vetro blindato causando la rapida fuga di tutti i pensionati in attesa, circa 10 all’interno e altri 20 all’esterno dell'ufficio. In tutto sono stati esplosi 5 colpi in rapida successione. Il fucile utilizzato, un automatico calibro 12, arma comune da caccia a canna intera. Fucile che molto probabilmente aveva avuto il caricatore modificato con l’eliminazione del riduttore che impedisce ai cacciatori di caricare più di tre colpi, compreso quello in canna. Oltre a sparare, come se non bastasse, i rapinatori che tuttavia non sono riusciti a mettere le mani sul denaro che serviva per pagare le pensioni, hanno utilizzato una pesante mazza per tentare di sfondare il vetro blindato. Nonostante i colpi di mazza che sono seguiti agli spari il vetro non si è infranto.. Constatato il fallimento, i due giovani sono tornati sui loro passi lasciando rapidamente gli angusti locali delle Poste di Gala per raggiungere a piedi la moto che era stata parcheggiata a poca distanza dall’ufficio. Uno dei due rapinatori ha abbandonato la mazza sulla strada perché con molta probabilità l’attrezzo rappresentava un intralcio per la fuga. I due, saliti in sella, si sono diretti in direzione Migliardo da dove hanno imboccato altre strade per evitare di incrociare la polizia che allertata si stava dirigendo verso la frazione collinare. Sul posto, oltre alla Volante, la Squadra investigativa e la Scientifica del Commissariato di polizia Barcellona che, coordinati dal vicequestore Mario Ceraolo, hanno effettuato i rilievi balistici e quelli biologici alla ricerca di tracce utili per individuare gli autori. Inoltre è stata sequestrata, per essere inviata ai laboratori del gabinetto scientifico di Catania, la mazza utilizzata per tentare di sfondare il vetro blindato. L’assalto di ieri è la riprova che sono riprese in grande stile le rapine in vista delle festività natalizie. Una ripresa incrementata dalle recenti scarcerazioni di molti rapinatori seriali che hanno già scontato le pene per precedenti arresti. 

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