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La S.Giorgio recupera l'undicesima vittima
Tre sono camionisti napoletani

La nave San Giorgio si sta muovendo per il recupero in mare di una salma e poi si dirigerà a Brindisi. E' quanto si legge in un tweet della Marina Militare. Le vittime salgono quindi a 11.

Sono con molta probabilità tre autotrasportatori napoletani le tre vittime italiane dell'incendio avvenuto a bordo del traghetto Norman Atlantic. Lo si è appreso da fonti vicine agli ambienti investigativi. I tre corpi potrebbero essere a bordo della nave San Giorgio diretta a Brindisi. 

A Bari, nella Capitaneria di porto, ci sono parenti e colleghi, tra cui il titolare dell'azienda per la quale i tre lavoravano. I familiari e gli amici - a quanto si è appreso - avrebbero fatto un primo riconoscimento fotografico dei loro congiunti. Attendono ora l'arrivo delle salme. I nomi dei tre autotrasportatori napoletani che al momento risultano essere tra i dispersi sono: Carmine Balsano, Giovanni Rinaldi e Michele Riccardo. (ANSA).

'Chiuso per lutto'': è il cartello che campeggia sul cancello scorrevole dell'Eurofish di Volla (Napoli), l'azienda per la quale lavoravano Giovanni Rinaldi, Michele Liccardo e Carmine Balzano, tre camionisti coinvolti nella tragedia della Norman Atlantic. I primi due sono morti, mentre il terzo risulta ancora disperso in mare. Dopo aver appreso della morte dei lavoratori, nell'azienda è stato deciso di chiudere la sede, serrando il cancello automatico dove, alcuni colleghi dei tre, hanno affisso un foglio con la scritta ''chiuso per lutto'', prima di lasciare lo stabilimento che si occupa di distribuzione di prodotti ittici freschi e surgelati. Alcuni lavoratori di altre aziende presenti nella zona, si sono presentati ai cancelli per verificare di persona se quanto hanno sentito corrisponde al vero, e si dicono ''sconcertati'' per quanto accaduto. ''I titolari non ci sono - spiegano - sono partiti per verificare di persona che è successo. Noi non conoscevamo i tre, di solito si è di passaggio. Ma è una cosa che lascia con l'amaro in bocca. Lavoratori come tanti che partono per poter portare il pane alle proprie famiglie, e che muoiono su una nave, in fiamme, in mezzo al mare con questo gelo. Non si può morire così''.(ANSA).

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