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Parigi oggi capitale del mondo

Una Parigi con i nervi a fior di pelle e "misure di sicurezza eccezionali" accoglie la marcia "repubblicana" di oggi, a partire dalle 15. Già grandissima l'affluenza di gente comune, previsrta la presenza di una lunga lista di leader politici, europei e non solo.

Il ministero dell'Interno francese ha mobilitato 2000 poliziotti e 1350 militari per blindare due differenti percorsi tra la place de la Republique e la place de la Nation, punto di partenza e di arrivo del corteo. Il dispiegamento di forze sarà impressionante: cecchini sui tetti, 24 unità della riserva nazionale, 20 squadre della brigata anti crimine della polizia di Parigi "che garantiranno l'identificazione delle persone a rischio", 150 agenti in borghese "incaricati della protezione delle alte personalità e della sicurezza generale". Lungo i due percorsi ci sarà divieto assoluto di parcheggiare veicoli, e molte fermate della metropolitana resteranno chiuse.

LA GIORNATA DI PARIGI - Il presidente Francoise Hollande ha aperto la giornata della grande marcia repubblicana contro il terrorismo, incontrando i rappresentanti della comunità ebraica francese. All'incontro partecipano anche il premier Manuel Valls e i ministri dell'Interno Bernard Cazeneuve. All'Eliseo sono arrivati, tra gli altri, il grande rabbino di Francia Haim Korsia e il presidente del Consiglio che rappresenta le istituzioni ebraiche di Francia (Crif), Roger Cukierman.

A Parigi il vertice dei ministri dell'Interno e della Giustizia per discutere di misure per la lotta al terrorismo. Sul posto è arrivato il ministro Angelino Alfano. Partecipa anche il Commissario europeo all'Immigrazione e Affari interni, Dimitris Avramopoulos e il coordinatore Antiterrorismo Ue Gilles De Kerkhove ed i ministri Usa della Giustizia Eric Elder e quello canadese della Sicurezza pubblica Steven Blaney. In tutto le delegazioni sono 15, 11 di queste di Paesi Ue.

Eppure, a Parigi e in tutta la Francia c'è chi non ritiene sia abbastanza, e chiede di annullare la manifestazione per paura di nuovi attacchi. Nei profili Twitter transalpini impazza l'hashtag#AnnulezLaMarcheDu11Janvier, 'annullate la marcia dell'11 gennaio', postato da migliaia di utenti ancora sconvolti dagli avvenimenti degli ultimi giorni. Un nervosismo che il Paese non riesce a scrollarsi di dosso, e che nelle strade della capitale diventa palpabile, come dimostrano i numerosi falsi allarmi scattati ieri. Il più clamoroso, intorno a mezzogiorno, è stato a Disneyland Paris, dove lo scherzo di cattivo gusto di una giovane visitatrice, che dalla finestra della sua stanza d'albergo ha urlato di essere Hayat Boumeddiene minacciando di far esplodere l'edificio, ha portato a un'evacuazione generale. La storia finirà lunedì davanti al tribunale di Meaux, dove la procura ha già promesso grande severità per l'incauta turista e per chiunque dovesse tentare un gesto simile.

I leader politici, però, non intendono lasciarsi scoraggiare. La lista delle personalità che hanno annunciato la loro partecipazione alla marcia ha continuato ad allungarsi, includendo anche qualche nome a sorpresa, come quello del capo della diplomazia di Mosca Serghiei Lavrov, che giungerà a Parigi a capo di una delegazione russa. Ci sarà anche il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, la cui partecipazione era stata esclusa in un primo momento per ragioni di sicurezza. A quanto riportato dall'emittente i-Télé parteciperanno alla marcia anche il re di Giordania Abdallah II e la regina Rania. Anche il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Abu Mazen sarà alla Marcia repubblicana. 

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