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Tariffe dei parcheggi, presto si pagherà meno

Comune e Asm verso l’accoglimento della proposta di abbattimento delle tariffe dei parcheggi, lanciata sulle pagine della “Gazzetta del Sud” lo scorso 5 dicembre. Si tratta di una prospettiva ormai ineludibile per frenare l’emorragia evidente di utenti nei silos Porta Catania e Lumbi ma, soprattutto, in città dove tanti visitatori sono anche disposti a rinunciare all’idea di trascorrere qualche ora a Taormina pur di sottrarsi ai costi proibitivi dei posteggi. Da qualche anno i parcheggi di Taormina sono troppo cari ed è evidente che urge invertire il trend. L’attuale commissario liquidatore di Asm, Agostino Pappalardo, comandante della Polizia municipale, che in questa fase si sta occupando del riassetto dell’azienda servizi, è determinato a sottoporre all’attenzione del consiglio comunale e della Giunta, e quindi in un contesto da valutare anche con le forze economiche, una proposta finalizzata ad iniziare a rivedere le tariffe. Si tratta di un percorso di revisione delle tariffe che potrebbe avvenire in due tempi: intanto c’è la fase rimanente della stagione invernale e poi si potrà pianificare il periodo che andrà da fine 2015 ai primi mesi del 2016. Le modifiche di cui si parla si riferiscono solo ai mesi in cui Taormina tradizionalmente si svuota e c’è bisogno di incentivare le presenze. Insomma il periodo sotto la “lente d’ingrandimento” va da novembre a marzo, da quando cioè termina la stagione estiva sino a ridosso di Pasqua. In questo momento si punterà, se l’iter riuscirà a decollare subito, ad una manovra inerente l’imminente bimestre febbraio-marzo. Servirà, in ogni caso, il via libera del consiglio comunale per dare esecutività a questa rivisitazione delle tariffe. A Palazzo dei Giurati si ipotizza di far sì che la gente possa fruire dei parcheggi a 1 euro o 1 euro a 50centesimi, con dei prezzi magari bloccati a prescindere dal tempo in cui si rimane in sosta, a fronte invece del salasso che ha costretto in questi anni tanti utenti a pagare cifre inadeguate e troppo alte anche solo per poche ore di sosta al “Porta Catania” o al “Lumbi”. In tempi di crisi economica abbattere i costi significherebbe ridare vita ai parcheggi, invogliare la gente a poter lasciare i mezzi nei posteggi cittadini senza essere “stangata” e a poter poi tornare a frequentare Taormina, senza dimenticare l’effetto “passaparola” che renderebbe Taormina nuovamente meta allettante in inverno degli avventori e visitatori “mordi e fuggi”. 

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