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Tirato in ballo
l'ex senatore

 Si sta svolgendo al tribunale di Messina l'udienza del processo alla mafia di Barcellona Pozzo di Gotto, denominato "Gotha 3", dove sono stati depositati i verbali del pentito Carmelo D'Amico sui collegamenti tra mafia e massoneria nel centro del Messinese. In udienza D'Amico ha dichiarato che l'ex senatore del Pdl Domenico Nania sarebbe stato a capo di una loggia, a Barcellona Pozzo di Gotto, che aveva legami con la mafia e controllava anche la Calabria. 

E sulle accuse di D’Amico ha prontamente replicato l’ex sen. del PDL Nania: “Ho appreso oggi di essere un mafioso e un massone. Nella mia vita sono stato nella Giovine Italia, nel MSI ed in AN. Nel mio partito era incompatibile l’iscrizione nella massoneria. Conoscevo bene Rosario Cattafi –ha detto l’ex vicepresidente del Senato- ma dai tempi dell’Università non l’ho più frequentato. Ho sempre pensato, che essendo di destra, fossi figlio di un Dio Minore, ma oggi scopro che guidavo tutto io in Sicilia ed in Calabria”. Per me, ha concluso Nania che ha escluso di aver mai conosciuto D’Amico- parlano la mia vita, i miei gesti, le mie amicizie, la mia attività che valgono più di ogni menzogna”.

Quello che si sta svolgendo stamani a Messina in corte di appello è il processo nato dall'operazione antimafia 'Gotha 3' che ha portato alla condanna a 12 anni, in primo grado, dell'avvocato Rosario Cattafi, considerato dall'accusa capo della mafia di Barcellona Pozzo di Gotto. In aula i magistrati stanno ascoltando l'ex capo militare del clan, Carmelo D'Amico, oggi pentito, che ha parlato degli intrecci tra mafia e logge coperte. Proprio i rapporti tra Cattafi e il clan di Barcellona Pozzo di Gotto sono al centro dei verbali del boss pentito, depositati agli atti del processo. Alla sbarra anche altri boss: in primo grado condannato a 6 anni e 8 mesi Tindaro Calabrese, il boss dei Mazzarroti al 41 bis; 4 anni e 4 mesi per Agostino Campisi; 7 anni e sei mesi per il cassiere del clan, Giuseppe Isgrò; 5 anni e 8 mesi per il boss Giovanni Rao, di Castroreale; 4 anni e 8 mesi per Salvatore Carmelo Trifirò. D'Amico si è autoaccusato dell'omicidio di Antonio Mazza, l'editore di Tele News, la tv locale per la quale lavorava il giornalista Beppe Alfano, ucciso il 9 agosto '93. Mazza fu assassinato lo stesso anno, il 30 luglio. (ANSA)

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