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Il Pd indica Mattarella
ma Fi lo "boccia"

 I vertici del Partito Democratico sono arrivati poco prima delle 11 a palazzo Chigi, dove e' presente il premier, Matteo Renzi. Nella sede del governo sono arrivati nell'ordine i vice segretari Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, il presidente, Matteo Orfini, e i capi gruppo di Camera e Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda.

Intanto da Forza Italia viene un deciso 'no' alla candidatura di Sergio Mattarella al Quirinale, proposta dal premier. "Mattarella non e' un nome di nostro gradimento: non lo voterei io e nessuno del mio partito, e' un problema ideologico e non personale" ha detto il deputato di Forza Italia e presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Francesco Paolo Sisto. "Mattarella ce la fara'" replica a distanza un dirigente di primo piano del Pd che si dice tranquillo sul fatto che il candidato lanciato ieri nei colloqui di Matteo Renzi con i diversi interlocutori che si sono susseguiti abbia la concreta possibilita' di salire al Quirinale.

Quirinale: chi e' Mattarella, uomo di riforme e di intelligence

"Per usare una metafora calcistica" ha ribadito Sisto, "ieri si e' fatta pretattica, oggi, dopo che si vedranno in tarda mattinata Renzi e Berlusconi, spero che si faranno le formazioni ufficiali e si giochera' la partita". "Si sta lavorando per trovare un candidato di comune intesa, non credo che ci sara' una prova di forza del Pd. Se ci fosse, comporterebbe delle gravi ripercussioni sul percorso della legislatura e qualcuno dovra' assumersene le responsabilita'.
  Il nome di Mattarella - ha continuato Sisto - e' stato solo pronunciato, ma il tentativo di convincere Berlusconi la dice lunga sulla non perentorieta' della designazione. Il mio non e' un auspicio, ma una certezza che Renzi trovera' un candidato che metta tutti d'accordo, magari un terzo nome. Anche se Giuliano Amato resta quello con le caratteristiche piu' adatte: e' un po' di tutto, intercetta le esigenze di tutti, ha autorevolezza, aritmeticamente e' il piu' quotato".
 

Pd punta tutto su Mattarella, non possiamo sbagliare

"Il partito e' compatto, sono con noi popolari, giovani turchi, bersaniani, lettiani, Areadem e Area riformista. Insomma, tutti. Non possiamo sbagliare" aggiunge la fonte del Pd. Nelle segrete stanze, poi, si sta lavorando per convincere anche le altre forze politiche. I popolari sono all'opera per scalfire il no di Ncd, dalla sinistra Pd si lavora a un si' di Sel. Smentito da palazzo Chigi un incontro ieri tra Matteo Renzi e Fedele Confalonieri, resta il fatto che su Forza Italia il pressing e' forte. "Avete visto chi ha incontrato stamattina Renzi?" chiede sornione un esponente della maggioranza dem. In mattinata, infatti, il premier ha ricevuto il presidente dell'Autorita' anticorruzione Raffaele Cantone. "Del resto e' l'uomo dell'anno" spiega sempre lo stesso parlamentare. "In caso non ci votassero Mattarella, il candidato potrebbe essere lui. Ora Forza Italia ha piu' elementi per decidere che fare...". Resta ancora da decidere la strategia di voto da adottare.
  In attesa di nuovi sviluppi decisivi che potrebbero venire dagli incontri di Renzi nella mattinata, l'idea che si sta facendo strada e' di annunciare il nome del candidato gia' alla riunione dei grandi elettori che si terra' alle 13, per poi votare scheda bianca alle prime tre votazioni e giungere con il voto decisivo al quarto scrutinio. (AGI)

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