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Dato alle fiamme il ristorante “Da Giacomo”

 A distanza di anni la sinistra ombra del racket delle estorsioni torna a turbare la comunità di Tortorici. Il tutto per l’incendio, che poteva avere ben più gravi conseguenze, che ignoti, nella notte di giovedì, hanno appiccato al ristorante “Da Giacomo”, posto sulla via Santa Lucia, all’ingresso del paese, di proprietà di Giacomo Destro Impiccia, in questo periodo assente essendo in Germania per motivi di lavoro. L’imprenditore, fra l’altro, circa venti anni fa, è stato vittima del racket quando svolgeva l’attività di autotrasportatore e gli venne incendiato un camion. Vicenda per la quale, dopo la denuncia ed il procedimento, il Destro Impiccia venne ammesso al programma di risarcimento dell’allora commissario governativo antiracket nazionale in quanto vittima delle tentate imposizioni dei clan dei Bontempo Scavo e dei Galati Giordano che imperversavano sul territorio al tempo. Tornando all’incendio gli attentatori, una volta entrati nel locale, hanno accatastato tavoli e sedie posizionandole in modo lineare ed hanno cosparso la sala di gasolio appiccando il fuoco prima di dileguarsi. Ma il freddo intenso, e la presenza di gasolio e non di benzina che avrebbe distrutto il ristorante, ha fermato l’avanzare delle fiamme che si sono spente da sole danneggiando, comunque, suppellettili e arredi vari causando un danno quantificato in oltre 20.000 euro. La mattina della riapertura è stato un cameriere a notare quanto avvenuto allertando la polizia. Sul posto sono giunti gli agenti del Commissariato e della Scientifica di Capo d’Orlando, al comando del dirigente, il vicequestore Giuliano Bruno, con i poliziotti del posto fisso di Tortorici, diretti dall’ispettore superiore Vincenzo Saporito. Svolti i rilievi alla ricerca di qualche elemento utile. Per le indagini la pista principalmente seguita è quella di un possibile avvertimento di natura estorsiva (al ritorno dalla Germania il titolare del ristorante potrà dire se ha ricevuto richieste di denaro o meno) mentre non viene trascurata, in ipotesi, anche quella legata ad una possibile vendetta di natura privata. Per la cronaca l’ultimo incendio doloso, nell’àmbito della criminalità organizzata, registrato a Tortorici risale al 2 marzo 2004 quando ignoti fecero saltare in aria, con il volontario malfunzionamento di una bombola del gas, la villetta, disabitata, di contrada Capreria, dove viveva, prima dell’arresto ed il successivo pentimento, il boss Orlando Galati Giordano. 

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