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Monito di Mattarella
ai magistrati

Altolà del capo dello Stato che ha partecipato questa mattina all'inaugurazione dell'anno accademico della scuola per giovani magistrati di Scandicci. Il compito affidato dalla Costituzione ai magistrati - ha ammonito - è "un compito né di protagonista assoluto nel processo né di burocratico amministratore di giustizia". Il capo dello Stato ha ribadito la necessità di legalità nel Paese e sottolineato la necessità di una giustizia tempestiva.

Il capo dello Stato, in linea con la scelta fatta nei giorni scorsi di andare a Palermo con un volo di linea (la prima volta per un capo dello Stato) è giunto a Firenze con un treno ad alta velocità, arrivato alla stazione di S.Maria Novella, è salito con i suoi più stretti collaboratori sul tramvia per Scandicci. Ad attenderlo il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Appello alla legalità - Anche la magistratura deve darsi "delle strategie organizzative volte al recupero di efficienza": si tratta di "un recupero necessario per rispondere efficacemente al bisogno di legalità fortemente avvertito nel Paese". 

Giustizia sia veloce - "L'ordinamento della Repubblica esige che il magistrato sappia coniugare equità ed imparzialità, fornendo una risposta di giustizia tempestiva per essere efficace, assicurando effettività e qualità della giurisdizione".

Magistrati abbiano consapevolezza morale terzietà - Al magistrato si richiede una costante tensione culturale che trova sì fondamento in studi e aggiornamenti continui, sempre più necessari nel contesto normativo in rapido movimento, ma si nutre anche di una profonda consapevolezza morale della terzietà della funzione giurisdizionale, basata sui principi dell'autonomia e dell'imparzialità".

Orlando, Mattarella riferimento in fase di cambiamenti - "Un sincero augurio per le sue altissime funzioni da poco assunte, con la certezza che Ella saprà essere una guida solida e rigorosa per il Paese e un punto di riferimento fondamentale per l'ordine giudiziario in una fase di profonda trasformazione". Lo ha detto il ministro della giustizia Andrea Orlando, rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante l'inaugurazione dell'anno formativo della Scuola superiore della magistratura, a Scandicci (Firenze). Oltre a Orlando e al presidente Mattarella era presente il presidente del Senato Pietro Grasso.

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