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Ostello gioventù
in vecchio mattatoio

Al via i lavori di recupero del Palazzo del Pendino. Da mattatoio comunale a ostello della gioventù. 14 camere, 47 posti letto, servizi, cucina, reception, ufficio direttivo, sala ristorante, sala bar, sala tv, atrio. Ecco cosa ospiterà l’edificio della “chjubbica”. A darne notizia è l'assessore Tommaso Mingrone. Un milione e 569 mila euro, è l’investimento che consentirà di risanare l’edificio nelle strutture principali e adeguarlo alle norme vigenti in materia antisismica e di sicurezza. Intorno al 1220, l’attuale struttura nacque come convento dell’Ordine Francescano in Calabria. Nella seconda metà del quattrocento i Conventuali si trasferirono da questo luogo che diventò la dimora rurale dei Principi di Bisignano. Il vecchio Convento divenne così il “Palazzo” o “Casino Grande al Pendino” e fu abitato dai feudatari coriglianesi fino a quando non fu ampliato e il Castello, dove essi si trasferirono. Passato  dai Sanseverino ai Salluzzo e quindi ai Compagna, l’edificio si ridusse sempre più a magazzino di prodotti agricoli. Infine fu ceduto al Comune dalla Baronessa Antonietta Compagna e fu adibito dal 1931 a mattatoio comunale

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