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Centrale Enel
no dismissione

La centrale di contrada Cutura potrebbe essere l’unica, tra i 23 siti italiani da dismettere, ad essere salvata in extremis dalla chiusura. Enel apre uno spiraglio sul futuro dell’impianto cittadino, tra i più grandi del Meridione, e da amministratori coscienziosi, attenti e soprattutto vicini alle esigenze di questo territorio e dei suoi cittadini, non possiamo trincerarci dietro ai pregiudizi. Dobbiamo essere quanto più propositivi e reali. Partendo da una linea di principio incontrovertibile: la tutela dell’ambiente e delle vocazioni del territorio. Che però non potranno prescindere da un’altra condizione, altrettanto prioritaria e urgente, che è quella di garantire nuova occupazione ed un futuro ai nostri giovani. In questo mi appello al buon senso dei gruppi politici, di maggioranza e opposizione, e alla società civile. Affinché le logiche di chi, per sua fortuna, ha un lavoro e vive in una condizione privilegiata, non prevalgano sui bisogni di tanta povera gente e di famiglie che affrontano situazioni di disagio a causa della persistente crisi economica. Lo ha riferito il sindaco Giuseppe Antoniotti nel corso del Consiglio comunale, riunitosi ieri (martedì, 10 marzo), convocato per discutere attorno alla problematica dell’Enel. A termine del dibattito, l’Assise, su proposta del presidente Vincenzo Scarcello, ha convenuto all’unanimità dirinviare la seduta, invitando alla prossima discussione il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio ed i vertici nazionali Enel. Nel frattempo i Gruppi consiliari hanno stabilito di riunire a breve un tavolo tecnico operativoaperto alla società civile, con l’intento di pianificare una proposta unitaria di riconversione da proporre e discutere nella prossima Assemblea civica. Penso sia giunto il momento – ha detto il Primo cittadino – che la questione riguardo alle sorti della centrale Enel di Rossano, non venga più inquadrata come una problematica, bensì come una risorsa per il futuro del nostro territorio.  Il Sindacol’Amministrazione comunalee tutte le forze politiche propositivevigilerannocosì come è stato fatto nel recente passato sulla questione Bucita, affinché non si compiano porcate ambientali a danno del comprensorio. Del resto anche a questo è demandato il compito delle Istituzioni! Teniamo allasalute dei nostri concittadini e dei nostri figli ed egualmente abbiamo il dovere di preoccuparci di garantire loro un futuro lavorativo in questa terra. E questo, non solo per abbattere il tasso di disoccupazione, elevatissimo, ma principalmente per porre freno ai tantissimi casi di indigenza e disperazione. Pensare, oggi, ad una riconversione dell’Enel – ha concluso Antoniotti – non è solo una questione di natura economica e programmatica, ma diventa principalmente una priorità sul piano sociale. Intanto il Consiglio comunale, ad apertura di seduta, accogliendo una mozione del capogruppo Udc, Giuseppe Mascaro, ha adottato all’unanimità una delibera contro la soppressione del Tribunale di Rossano, che sarà perorata dal senatore Enrico Buemi in una paventata fase di revisione della Riforma della Giustizia e dei rispettivi provvedimenti di accorpamento dei presidi, che starebbe per essere varata dal Governo Renzi

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