Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Omicidio Biviano, un altro indagato

C’è un nuovo indagato per l’assassinio di Eufemia Biviano, la donna di 62 anni sgozzata con un fendente alla gola la sera della vigilia di Natale del 2011 nella sua casa di Quattropani a Lipari. Alla vigilia della sentenza di secondo grado, prevista per domani in Corte d’assise d’appello a Messina, in cui unico imputato è il trentottenne Roberto Cannistrà, condannato in prima istanza a 30 anni di reclusione, e per il quale il pg Enza Napoli lo scorso 13 febbraio ha chiesto la conferma, vi è una clamorosa svolta. Svolta che conferma le ipotesi emerse nel processo di primo grado e tracciate anche nelle motivazioni della sentenza emessa il 10 gennaio dello scorso anno nelle cui pagine si sottolineava l’esistenza di un secondo soggetto che avrebbe agito con l’imputato. Per la Procura di Barcellona che già, dopo il deposito della sentenza, nel corso del 2014, aveva aperto un nuovo fascicolo sull’atroce delitto, esiste già quello che viene indicato come l’esecutore materiale del delitto. Infatti il procuratore facente funzioni Francesco Massara, assieme al pm Federica Paiola, hanno iscritto nel registro degli indagati un uomo che, pur restando a piede libero, avrebbe già ricevuto l’informazione di garanzia con la quale si contesta nei dettagli l’esecuzione del delitto in concorso con Cannistrà. Si tratterebbe di un uomo sul quale già nel corso delle indagini gli inquirenti non avrebbero esitato a nutrire sospetti. Sospetti che rimasero tali e che non ebbero alcun seguito, tanto che l’indagine, anche grazie ai risultati ottenuti dagli esami effettuati dai carabinieri del Ris di Messina, si concentrò solo sull’operaio Roberto Cannistrà che subito fu sottoposto a fermo poi tramutato in ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Caricamento commenti

Commenta la notizia