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NCD "Legge province piena di falle"

"Battaglia in aula fin da subito per tamponare le mille falle di una legge scellerata, con i commissari già scaduti oggi, non più prorogabili, e sostituiti oggi stesso da ispettori. Una legge di riforma delle Province scollegata dalle necessità dei cittadini: in pratica, la foto di questo, altrettanto scollegato dal territorio, governo Crocetta". E' in sintesi quanto si è detto alla riunione del gruppo Ncd all'Ars, alla presenza dei coordinatori Giuseppe Castiglione e Francesco Cascio. "Fino al 30 luglio si continuerà a navigare a vista - dicono gli esponenti del Nuovo centrodestra - in balìa di una legge che non tiene conto di essenziali dati di fatto. Cosa intende fare la Regione per il deficit strutturale del quale soffrono le nove province, che tocca i 140 milioni, cui si aggiungeranno i circa 120 milioni annui dovuti al patto di stabilità per il quale i consorzi dovranno partecipare al risanamento delle casse dello Stato? Non si è, inoltre, tenuto conto del personale, già messo in salvo nelle rimanenti 19 regioni: in Sicilia, non potrà essere assorbito dalla neanche dai comuni, i quali hanno già 14 mila precari". "Manutenzione delle scuole e trasporti scolastici, quelli per disabili in testa - riprendono Castiglione e i deputati Ncd - sono stati dimenticati, così come la manutenzione dei seimila chilometri di strade provinciali. Non vorremmo che, per questo, sia stato pensato l'ennesimo carrozzone: una società di scopo per la quale non potremmo fare a meno di chiederci il classico cui prodest". "Ecco perché saremo in aula, fin da adesso - concludono - a difendere i nostri emendamenti correttivi, in piena autonomia, e non per collaborare con un governo inconcludente quanto questa sua legge di riforma, inadempiente quanto la sua mancata presentazione del ddl definitivo previsto per oggi, ma per onorare il nostro mandato elettorale e non tradire i cittadini". (ANSA).

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