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I pentiti riaprono il giallo sulla morte di Manca

 Una denuncia per omicidio di mafia è stata presentata al procuratore distrettuale antimafia di Roma, Giuseppe Pignatone, sul caso di Attilio Manca, l’urologo di Barcellona Pozzo di Gotto trovato morto in circostanze misteriose nel febbraio 2004. A presentarla è stato l’ex pm Antonio Ingroia, che con il collega Fabio Repici, la madre e il fratello dell’urologo, ha incontrato ieri Pignatone, il quale, secondo quanto riferito dall’ex pm, «si è impegnato con la madre di Attilio Manca affinché vengano fatte indagini serie» sulla morte del figlio. Per Ingroia, «ci sono i presupposti perchè si apra un nuovo fascicolo di indagine», soprattutto dopo la deposizione del collaboratore di giustizia Stefano Lo Verso, ma andrebbero anche interrogati altri due collaboratori di giustizia, Carmelo D’Amico e Nunziato Siracusa «che potrebbero riferire fatti e circostanze di rilievo», oltre al pentito Setola. Quest’ultimo, molti anni dopo la morte di Manca, aveva detto di aver saputo in carcere che Bernardo Provenzano si era fatto operare da un medico che sarebbe stato ucciso perché lo aveva riconosciuto

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