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Vendevano pistole
e kalashnikov
sei arresti

Vendevano per le campagne nuoresi pistole, sino a 1.700 euro il costo, ma anche un fucile d'assalto Kalashnikov per 2.500 euro. Sei persone, tutte di Orune (Nuoro), sono state arrestate all'alba dalla Polizia di Stato fra Orune e Galtellì, su ordine del Gip Claudio Cozzella.
L'accusa per tutti, in concorso fra loro, è di detenzione, porto, commercio di armi e munizioni clandestine.
Sono finiti in carcere Carmelo Brau, di 34 anni, e Dionigi Carai, di 35, mentre agli arresti domiciliari Graziano Mangia, di 44, Nino Berria, di 38, Angelo Basile, di 25, Francesco Antonio Goddi, di 43.
Le indagini della Sezione Omicidi della Squadra Mobile nuorese, diretta dal vice questore aggiunto Fabrizio Mustaro, sono iniziate due anni fa. Fucili, pistole
 e munizioni venivano portati in giro per le campagne per essere mostrati e venduti anche con l'aiuto di intermediari. I sei sono riusciti a vendere anche un Kalashnikov con una quarantina di munizioni. Gli arrestati avevano anche la disponibilità di alcune pistole calibro 9 cedute per 1.700 euro ciascuna.
Gli indagati contrattavano più volte i prezzi delle armi e alcuni di essi, in diverse occasioni litigavano perché il costo era ritenuto troppo alto o troppo basso. Gli agenti della Mobile hanno registrato conversazioni nelle quali i debitori venivano minacciati di morte proprio per armi non pagate. Nel corso della stessa indagine, coordinata dal pm Giorgio Bocciarelli, il 26 febbraio scorso, dopo una serie di perquisizioni in abitazioni e ovili a Nuoro, Orune, Orotelli, Galtellì e Dorgali, la Polizia aveva già arrestato Carmelo Brau, il fratello Sebastiano e il pregiudicato orunese Nicolino Campana, perché trovati in possesso di un fucile Jager AP80 con sessanta cartucce. (ANSA)
Da sin. alto MANGIA GRAZIANO -GODDI ANTONIO FRANCESCO BASILE ANGELO Da sin. basso CARAI DIONIGI - BERRIA NINO - BRAU CARMELO.

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