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Incendio semina il panico a Veterinaria

 Una colonna di fumo nera come la pece si alza in cielo. Proviene da uno degli edifici del dipartimento di Scienze veterinarie, al polo dell’Annunziata. La circostanza desta forti preoccupazioni sia negli studenti dell’Ateneo peloritano che nei residenti del popoloso quartiere. Da due finestre del secondo piano del palazzo, sede del settore di Clinica medica, fuoriescono minacciose lingue di fuoco. Il timore maggiore è che all’interno qualcuno sia rimasto intrappolato. Fortunatamente, non si verifica niente di tutto ciò. Sono le 14.30 di ieri, è piena pausa pranzo, nel fabbricato ci sono non più di cinque persone. Una di queste, un ricercatore impegnato in attività di laboratorio, al terzo piano, fiuta il pericolo e si catapulta nel cortile. La stessa cosa fanno gli altri colleghi, che abbandonano in fretta e furia il plesso del dipartimento. Il sistema antincendio funziona: le porte tagliafuoco si chiudono, isolando tutto il resto della struttura. Giungono i pompieri, allertati da numerose segnalazioni. Con i potenti idranti le due squadre intervenute puntano a domare in tempi rapidi le fiamme che stanno avvolgendo tre stanze della Clinica medica. Il rogo, alimentato dai libri custoditi in questi locali e dagli scaffali, avanza pericolosamente. La speranza è che non si propaghi ai laboratori, provocando danni incalcolabili. Nel frattempo, all’esterno, si radunano molti ragazzi. Si sincerano di cosa stia accadendo anche il rettore Pietro Navarra, il direttore generale dell’Università Francesco De Domenico e il capoarea del settore tecnico Francesco Oteri. È una corsa contro il tempo. Bisogna fare in fretta e i vigili del fuoco moltiplicano gli sforzi. Alle 16.30, l’incendio è già circoscritto e disinnescato. Rimangono in vita soltanto pochi focolai. È il momento del primo sopralluogo all’interno dell’edificio. Si ha la conferma che dentro non c’è nessuno e che non ci sono feriti. I danni sembrano comunque non di poco conto, provocati tanto dalle fiamme quanto dall’acqua gettata per spegnerle. In fumo alcune collezioni di libri. Tutto sommato poteva andare peggio, anche se sarà il sopralluogo dell’ufficio tecnico dell’Università di Messina a fare una stima più precisa. Tornando alle operazioni di ieri, all’Annunziata sono intervenuti anche i poliziotti della Volanti. Da stabilire cosa abbia innescato il rogo. Le ipotesi più probabili coincidono con un cortocircuito dell’impianto elettrico o con un surriscaldamento di uno dei personal computer a tal punto da fungere da miccia. L’incidente di percorso, comunque, non modificherà le attività del dipartimento di Scienze veterinarie.

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