PALERMO, 28 MAG - I due vicedirettori del carcere di Milano Opera, nel periodo tra il 1993 e il 2000, Giuseppe Miliano e Massimo Parisi, negano di avere mai visto il detenuto Rosario Cattafi (nella foto), presunto boss mafioso di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) o altri detenuti a colloquio con il direttore del penitenziario, Aldo Fabozzi, nella sua stanza o con il vicedirettore del Dap, Francesco Di Maggio. Lo hanno detto nell'udienza odierna del processo sulla trattativa Stato-Mafia. Il capomafia di Barcellona Pozzo Di Gotto aveva parlato dei suoi contatti con l'ex vicecapo del Dap, nel frattempo deceduto, ritenuto uno degli artefici della revoca del carcere duro a oltre 300 mafiosi che, secondo l'accusa, sarebbe un passaggio chiave della trattativa Stato-mafia. Cattafi ha riferito ai pm di una richiesta che Di Maggio gli avrebbe fatto di contattare il boss catanese Nitto Santapaola per prospettargli "benefici" da parte dello Stato se fosse finita la strategia stragista. "Mi ricordo - ha detto Parisi - che Di Maggio venne due volte, una volta per incontrare noi nuovi vicedirettori e un'altra, mi sembra, dopo che Felice Maniero evase dal carcere di Padova. In ogni caso non l'ho visto mai parlare con i detenuti". Parisi ha parlato anche di un suo colloquio con Fabozzi nei mesi scorsi, dopo circa dieci giorni dalla sua audizione in Procura a Palermo. "Lui era già in possesso dei verbali della mia audizione - ha detto - e di quella del collega Giuseppe Miliano. Era piuttosto meravigliato del fatto che fossimo stati sentiti". Il processo è stato rinviato al 4 giugno per l'audizione del magistrato Olindo Canali. (ANSA)
Caricamento commenti
Commenta la notizia