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Renzi, no a leggi
ad personam

"Mi dispiace per la Liguria ma non c'è partita: numericamente il Pd ha vinto e il Pd ha il consenso nel paese che non ha nessuna sinistra europea ha". Così Matteo Renzi, a Repubblica delle Idee, ammettendo però che "se abbiamo perso in Liguria abbiamo sbagliato noi, chi trova alibi sbaglia. Se ha sbagliato ha sbagliato il Pd e se ne deve fare carico il Pd - ha aggiunto - da parte mia non sentirete mai una parola contro la Paita. Il voto - sottolinea poi - non serve all'Italia. All'Italia serve qualcuno che vada in Europa e dica che servono più investimenti

  "Sicuramente - ha proseguito il premier - il Pd deve fare una riflessione e ben venga. Ma cosa c'è fuori dal Pd? La Coalizione sociale, il Podemos italiano, Pastorino....Fuori dal Pd c'è Salvini ed il centrodestra. Per essere argine all'antipolitica dobbiamo darci una smossa ma essere consapevoli della situazione. Ben venga una riflessione all'interno del Pd, visto che fino a pochi giorni fa si parlava del fatto che stavamo mettendo in atto una dittatura".

Quanto al calo di voti, Renzi chiede di "non unire le mele con le pere. A quali elezioni facciamo riferimento: alle amministrative o alle europee? Guardate a Livorno dove un anno fa nello stesso giorno il Pd ha preso il 53 per cento alle europee e il 35 alle amministrative".

Parlando delle elezioni regionali in Campania, Renzi ha definito "imbarazzanti" gli scambi tra De Luca e Bindi. "Non ci sarà nessun favoritismo nei tempi per la sospensione di Vincenzo De Luca. Il tempo delle leggi ad personam è finito. Noi non le facciamo"", auspicando regole più chiare e semplici. "Chi è stato condannato deve uscire definitivamente dalla politica". 

"La lotta al dissesto idrogeologico - ha detto poi Renzi, confermando che si recherà al cantiere del Bisagno a Genova con il neo governatore Giovanni Toti - non ha colore politico. I lavori - ha aggiunto - devono andare avanti".

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