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Capotreno aggredito
Fermati due "latinos"

Sarebbero in miglioramento le condizioni del capotreno brutalmente aggredito (insieme a un ferroviere intervenuto per aiutarlo) ieri sera su un treno proveniente dal sito di Expo, lungo il passante ferroviario. L'uomo, secondo alcuni amici che per tutta la notte hanno seguito lo sviluppo della situazione sanitaria, dopo una lunga operazione potrebbe non perdere più l'arto. L'uomo, che ha circa 30 anni, è stato sottoposto a un'operazione chirurgica all'ospedale di Niguarda.

"Si e' trattata di una lesione molto grave ma il braccio per il momento è salvo". Lo affermano all'ANSA fonti dell'ospedale di Niguarda dove il capotreno aggredito ieri sera con una machete è stato ricoverato. L'uomo, che ha riportato la sub-amputazione del braccio sinistro, è stato sottoposto ad un intervento di otto ore con numerosi chirurghi specialisti. "Si è cercato di preservare la funzionalità dell'arto ma solo nei prossimi giorni si potrà sciogliere la prognosi se tutto è andato a buon fine".

I due fermati per identificazione dalla polizia, ieri, dopo la brutale aggressione a un capotreno e a un suo collega sul passante ferroviario, a Milano, sono sospettati di appartenere a una gang di latinos. Il particolare emerge da ambienti vicini alle indagini. I due, la cui posizione è tuttora al vaglio, presentavano anche alcune macchie di sangue su alcuni indumenti, sulle quali ora verranno eseguito dei test genetici. Uno dei due era già stato indagato in passato proprio per fatti analoghi.

 

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