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Bruxelles stringe
sui rimpatri

L'Ue stringe sul fronte dei rimpatri in vista del vertice dei leader del 25 e 26 giugno. Mentre resta alta la tensione, anche politica, per la situazione di emergenza italiana e viene sgomberata la stazione di Milano dove da giorni pernottavano migranti arrivati dopo gli sbarchi sulle coste siciliane. Persone, in diversi casi anche bisognose di cure: in 30 sono risultati, infatti, affetti da scabbia e in due di sospetta malaria.

Lo sgombero - I molti profughi che affollavano i due mezzanini della stazione Centrale a Milano sono stati allontanati dalle forze dell'ordine e gli spazi sono stati chiusi con delle reti. E' accaduto la scorsa notte ed è stato confermato oggi da personale di sicurezza della stazione oggetto, nei giorni scorsi, di polemiche proprio per la presenza dei molti rifugiati. Ora e' all'esterno della Stazione centrale di Milano che si sta concentrando il disagio dei rifugiati e anche dei volontari che cercano di aiutarli. Dpo la chiusura dei due grandi mezzanini operata nella notte dalle forze dell'ordine, i profughi stazionano all'esterno, appena fuori dall'ingresso, nella cosiddetta Galleria delle carrozze, in una situazione di evidente disordine e disorganizzazione. Pochi volontari fanno del loro meglio, in mezzo ai passanti e ai turisti, per distribuire proprio adesso, con l'ora di pranzo, un pallet pieno di bottiglie d'acqua e generi di prima necessità alimentare. Gli immigrati, quasi tutti del Corno d'Africa, sono tranquilli e silenziosi in fila ma intorno a loro tutti si arrangiano come possono. Secondo quanto riferito da alcuni addetti della sicurezza, alcuni di questi profughi sono quelli allontanati ieri sera che sono tornati all'esterno, in piazza Duca d'Aosta ma tra essi vi sono anche molti nuovi arrivi. "Noi aiutiamo tutti indistintamente - spiega un volontario - ma è evidente che non possiamo conoscere le condizioni igienico-sanitarie di tutti soprattutto delle facce nuove che cambiano in continuazione".

La mossa Ue - Nella bozza delle linee guida per il vertice, di cui l'ANSA ha preso visione, si accelera sulla politica dei rimpatri dei migranti economici. Nel testo si prevede - infatti - "la mobilitazione di tutti gli strumenti per promuovere le riammissioni dei migranti economici illegali nei Paesi di origine e transito". Tra i vari punti, "il rafforzamento del ruolo dell'agenzia per il controllo delle frontiere Frontex; una velocizzazione dei negoziati con i Paesi Terzi (non solo quelli in prima linea); lo sviluppo di regole nel quadro della convenzione di cooperazione di Cotonou; il monitoraggio dell'attuazione degli Stati membri della direttiva sui rientri". Si prevede anche "l'assistenza per l'attuazione degli accordi di riammissione, in particolare sviluppando gli strumenti per rinforzare i programmi dei rientri volontari e aiutare a creare posti di lavoro nei Paesi di origine". Sull'argomento la Commissione europea ha preparato un documento che verrà presentato al consiglio Affari interni di martedì a Lussemburgo.

Nella bozza è stato lasciato uno spazio vuoto nel capitolo deiricollocamenti intra-Ue da Italia e Grecia in attesa spiegano fonti Ue "della discussione al consiglio Affari interni" di martedì a Lussemburgo.

Il dossier sulla rinegoziazione della posizione della Gran Bretagna nell'Ue è al quarto punto della bozza.

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