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Insorgono gli abitanti di Vulcano: «Un attacco al nostro turismo»

 I vulcanari non ci stanno. Non possono accettare che proprio all’inizio della stagione estiva il nome della loro isola, delle loro spiagge possa essere screditato col rischio di condizionare una stagione che dalle premesse sembra incoraggiante. Vulcano, l’isola che Mike Bongiorno e Anna Magnani hanno contribuito a far conoscere oltre i confini nazionali esaltandone la “straordinarietà ’ e l’unicità’’ non vuole passare per quel luogo “dove i bambini rischiano di morire” per i gas emessi dalle fumarole delle acque calde. Nei giorni scorsi hanno chiesto e ottenuto un intervento del sindaco Giorgianni che con una lettera ufficiale ha ridimensionato il problema informando tutti gli operatori turistici dell’isola che "non vi sono elementi e presupposti volti a costituire uno stato di emergenza" e in tal senso di rassicurare i tour operator che avrebbero lamentato disdette. Ma ciò non è stato sufficiente a residenti, commercianti e albergatori che, su iniziativa di Antonio Bertè, hanno deciso di riunirsi nella piazza del porto per discutere sul da farsi anche per tutelare l’immagine dell’isola patrimonio dell’Unesco. «Vulcano non è l’isola della puzza” - scrivono in una lettera aperta –bensì un luogo apprezzato da migliaia di turisti che vi accorrono e la affollano ogni anno per trarre “benefici’’ dalle “proprietà terapeutiche’’ di una delle zone termali più apprezzate e conosciute al mondo. Non è rientrato nessun allarme perché nessun allarme c’è mai stato. Sappiamo dagli studi dell’INGV che in qualsiasi zona vulcanica o termale di qualsiasi parte del pianeta esistono emanazioni gassose che, se in elevata concentrazione, possono essere pericolose e dare luogo a malesseri e svenimenti, ma va detto che per la nostra isola c’è uno studio del dott. Domenico Granieri, ricercatore dell’ INGV, che ha analizzato la dispersione di anidride carbonica nell’area di Vulcano Porto, dove si concentrano nel periodo estivo oltre 10.000 turisti; studio che, validato da dati misurati da locali stazioni, ha evidenziato che tale zona rimane ampiamente sotto la soglia di pericolosità per esposizioni prolungate. Questa rappresenta la vera garanzia di sicurezza per gli abitanti e i frequentatori della nostra isola”

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