"Mi rifiuto di offrire le mie carni a famelici carnefici. Non posso dimettermi, tutti sanno che quella intercettazione non c'è". Così il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, parlando all'Assemblea regionale siciliana e riferendo sul caso Tutino e la situazione politica. "Ho vissuto momenti terribili, giorni di pianto", ha esordito. "E' come se avessi rivisto un film diverse volte proiettato, l'attacco al presidente della Regione diventa l'attacco al popolo siciliano". "La richiesta di andare al voto è irricevibile".
"Poteri occulti - ha aggiunto - minacciano la democrazia, c'è una parte della politica che non difende uomini delle istituzioni da fatti smentiti dalle Procure siciliane". "Al mio onore non posso rinunciare, sono felice che tante Procure siciliane abbiano smentito le false accuse. Il mio silenzio e le mie eventuali dimissioni interpretate come una ammissione di colpa, quindi ho deciso di riprendermi il diritto alla parola".