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Sciamani e macedoni
a festival folklore

Sono state le  sonorità dell’arpa Andina e del violino ad accompagnare  i riti religiosi e sciamanici dei “Danzantes de Tijeras” ovvero i “ Danzatori con le forbici” ,  del Perù  che hanno aperto la quinta serata della 30^ Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino a Castrovillari.  Le origini si perdono nei miti ancestrali dei rituali sciamanici e recentemente l’Unesco,  ha voluto elevare a patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, costituendo un “ unicum” nel vasto patrimonio culturale latino americano e mondiale. Si narra che gli antenati di queste antiche popolazioni invocavano la benevolenza delle divinità ctonie e celesti mediante i particolarissimi riti sciamanici il cui culto era molto sentito dalle popolazioni , dapprima tollerate dagli Incas e poi decisamente osteggiate dai Conquistadores . I rituali sciamanici del Perù si sono intrecciati con la cultura ellenica e le tradizioni arcaiche della Macedonia che hanno di fatto segnato  il legame con la cultura di derivazione turca assorbita nei secoli dell'Impero ottomano. Questo piccolo Stato nei Balcani meridionale, con una forte componente albanese,  ha  incantato il popolo del festival con  dolci melodie e danze apparentemente quadrate con movimenti lenti iniziali che sono poi sfociate con il coinvolgimento dei tanti albanesi che vivono a Castrovillari. Questa sera si esibiranno i gruppi provenienti dall’Argentina e dal Messico. Da non perdere sabato mattina la consueta Messa della Pace nel Santuario della Madonna del Castello, dove il messaggio di pace , di tutti i gruppi partecipanti alla kermesse, accompagnato dalle melodie della propria terra per capire storia e consuetudini come spirito e temperamento di ogni popolo, sarà fonte di  integrazione 

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