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Finite le vacanze
per 8 italiani su 10

Sono finite le vacanze per la grande maggioranza degli italiani. Ben otto su dieci torneranno al lavoro. E sono 30 milioni gli italiani adulti che hanno deciso di trascorrere una vacanza durante l'estate 2015 con un aumento dell'8 per cento, ma un segnale positivo viene anche dall'aumento degli arrivi dei turisti stranieri in Italia con un tasso di crescita stimato pari al 3 per cento anche sotto la spinta di Expo. E' quanto emerge dal bilancio delle vacanze tracciato sulla base dell'analisi Coldiretti/Ixe' divulgato in occasione del weekend del grande rientro. Nella distribuzione del budget c'è da segnalare che la spesa alimentare ha sorpassato quella per l'alloggio ed è diventata la prima voce della spesa turistica. Non è un caso che due stranieri su tre considerino la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia mentre ben il 78 per cento degli italiani in vacanza vuole gustare i prodotti tipici del luogo in cui si reca secondo l'indagine Coldiretti/Ixe'. Quest'anno meno di uno italiano in vacanza su tre (31 per cento) ha scelto di alloggiare in alberghi o pensioni con il 36 per cento che si è orientato verso case o appartamenti di proprietà, di parenti e amici mentre un ulteriore 15 per cento le ha affittate. Siamo di fronte ad una decisa inversione di tendenza rispetto al passato che - sottolinea la Coldiretti - ha avuto un effetto diretto positivo per un milione di persone che lavorano nel turismo soprattutto durante il periodo estivo. Un "popolo" composto per la maggioranza da donne (57 per cento) e da giovani under 40 anni (63 per cento) con una forte presenza di stranieri (24 per cento). A beneficiarne sono stati - precisa la Coldiretti - tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture vacanziere come cuochi, camerieri, addetti all'accoglienza, all'informazione, ai servizi e all'assistenza alla clientela ma anche tutte le strutture economiche impegnate ad offrire prodotti e servizi, a partire da quelli agroalimentari con circa 1/3 della spesa turistica che è destinata al cibo. Sotto la spinta dell'incertezza internazionale con situazioni di crisi o conflitti in aree turisticamente molto vocate, l'82 per cento dei vacanzieri italiani - continua la Coldiretti è rimasto nei confini nazionali con il mare a fare la parte del leone per 7 italiani su 10 seguito dalla montagna con il 18 per cento ma non mancano scelte alternative con l'aumento delle presenze in campagna che è scelta dal 5 per cento dei vacanzieri con un buon risultato per gli agriturismi anche in previsione di settembre. La spesa media è stata di 504 euro a persona ma nel dettaglio secondo l'indagine - sottolinea la Coldiretti - il 59 per cento ha speso meno di 500 euro, il 33 per cento tra i 500 ed i mille euro a persona, il 3 per cento tra i mille ed i duemila mentre solo una minoranza del 1 per cento oltre i duemila euro, con il 4 per cento che invece preferisce non rispondere.

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