Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

In arrivo in Germania
10.000 profughi

Dopo la scelta dei profughi rimasti fuori dai treni ungheresi di mettersi in marcia verso l'Austria, Vienna e Berlino aprono le frontiere e l'Ungheria decide di mettere a disposizione bus per consentire ai migranti di raggiungere l'Austria, alcuni dei quali sono già arrivati alla stazione Westbahnhof di Vienna. Altri 400, intanto, si mettono in cammino verso il confine austriaco. Nel frattempo la Cancelliera Angela Merkel puntualizza che "Non c'è un limite alle richieste d'asilo e chiede di fare quanto necessario". La Germania stima di accogliere oggi fino a 10mila profughi. Dall'Italia rriva il monito del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: "Niente veti. L'Italia pretende un impegno comune".

Gli autobus messi a disposizione dall'Ungheria per i migranti stanno in queste ore man mano arrivando al confine con l'Austria. Lo mostrano numerose foto pubblicate online e le immagini di diverse tv internazionali. I migranti sono accolti da forze dell'ordine e volontari. Durante la notte il governo ungherese ha predisposto cento pullman e ha offerto il trasporto per i migranti in marcia a piedi verso l'Austria, che in tarda serata avevano raggiunto il 27/mo chilometro dell'autostrada per Vienna. Altri sono stati presi alla stazione Keleti a Budapest. Il primo autobus è arrivato sul confine austriaco a Hegyeshalom dopo le 2 di notte. Sotto una pioggia battente, i migranti hanno cominciato a traversare la frontiera a piedi. Circa 3.000 arriveranno in mattinata per il passaggio.

Budapest, I bus misura eccezionale, non ne partiranno altri. Assalto a stazione - Non partiranno altri autobus dalla stazione Keleti di Budapest per trasportare profughi sul confine austriaco. Lo ha detto il portavoce del governo Zoltan Kovacs. "La misura è stata unica ed eccezionale, resa possibile da una concertazione fra il premier Viktor Orban e il cancelliere austriaco Werner Faymann", ha detto.  Ma c'è stato un nuovo assalto alla stazione ferroviaria di Budapest da parte di migranti diretti in Austria e in Germania. Lo riferisce la televisione locale. Le immagini mostrano diverse centinaia di persone che si affollano sulle banchine tra i binari della stazione Keleti.

Altrio 400 in cammino - Altre centinaia di migranti sono in cammino oggi dalla stazione ferroviaria Keleti di Budapest verso il confine con l'Austria. Secondo i media ungheresi si tratta di 300-400 persone, tra nuovi arrivi a Keleti e migranti che non sono riusciti a prendere gli autobus messi a disposizione dalle autorità la notte scorsa.

Merkel, Non c'è limite alle richieste d'asilo - "Il diritto all'asilo politico non ha un limite per quanto riguarda il numero di richiedenti" in Germania. Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel in un'intervista pubblicata oggi. "In quanto paese forte, economicamente sano abbiamo la forza di fare quanto è necessario", ha aggiunto.

In Germania oggi fino a 10mila profughi - La Germania stima di accogliere oggi fino a 10mila profughi provenienti dall'Ungheria attraverso l'Austria. Lo ha detto il portavoce della polizia tedesca Stefan Sonntag citato dal Guardian. "Non abbiamo ancora dati certi, ma ci aspettiamo tra i 5mila e 10mila rifugiati nella giornata di oggi", ha spiegato.

La Croce rossa austriaca prevede l'arrivo di 800-1.500 migranti nelle prossime ore nel suo centro di accoglienza profughi di Nickelsdorf, al confine ungherese. Lo riportano diversi media europei online, citando l'agenzia Reuters. "Stiamo acquisendo letti, coperte, cibo e bevande calde da mettergli a disposizione e ci sarà anche assistenza medica disponibile se necessario", afferma il portavoce Thomas Horvath.

Gentiloni, niente veti, Italia pretende impegno comune - Per l'Italia "l'orizzonte futuro", davanti alla crisi dell'immigrazione, "resta il diritto d'asilo europeo, ma intanto bisogna dare risposte urgenti". Lo dice Paolo Gentiloni lasciando il Gymnich. "La Commissione la prossima settimana farà proposte utili, mi auguro che non ci siano veti da parte di nessuno" aggiunge il ministro. L'Italia "pretende un impegno comune" davanti alla crisi dei rifugiati e dell'immigrazione e lo fa sapendo che "negli ultimi due anni non si è certo tirata indietro nel soccorrere, aiutare e accogliere". Lo dichiara Paolo Gentiloni, lanciando un monito ai paesi che potrebbe cercare di bloccare le proposte della Commissione. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia