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Bomba d’acqua
a Giardini Naxos
Danni e tanta paura

 Una violenta ondata di maltempo ha flagellato per l’intera giornata di ieri la riviera ionica, causando allagamenti, frane e danni su tutto il territorio. Ad essere colpito in particolare Giardini Naxos, dove si registrano i danni maggiori e le richieste di aiuto lanciate dall’Amministrazione comunale. L’esondazione del torrente San Giovanni è avvenuta poco dopo le 8,30 di ieri, a seguito di una delle tante “bombe d’acqua” che dalla nottata di mercoledì hanno flagellato l’intero territorio giardinese. Ancora una volta la seconda località turistica siciliana, mostra nei momenti di grande criticità climatiche, problemi idrogeologici gravissimi. Un territorio fragile che continua comunque ad essere aggredito, come niente fosse, da un’urbanizzazione selvaggia. Stavolta a subire i maggiori danni, come sempre accade in questi casi, sono state le tante attività commerciali che si affacciano su corso Umberto e la piazza antistante la chiesa dell’Immacolata, dove il torrente “ingrossato” riesce a trovare sfogo e scarica nella parte bassa dell’incrocio della via Erice e via Umberto tonnellate di detriti misti a fango ed acqua. Ma sono stati numerosi gli automobilisti che investiti dall’acqua, hanno bloccato l’auto e sono usciti dall’abitacolo dai finestrini. Passati i primi momenti, cioè quelli di maggiore tensione dove non si può far nulla per contrastare la forza dirompente del corso d’acqua che trascina via tutto quello che trova davanti, per gli abitanti di San Giovanni non rimane altro da fare che armarsi di buona volontà e pazienza per ripristinare le attività commerciali. Muniti di pale, scoponi, secchielli, bidoni e tira acqua si entra all’opera per cercare di liberare i locali invasi dalla melma e dai detriti. All’opera di pulizia sono intervenuti i volontari della protezione civile comunale e le ditte private chiamate dall’Amministrazione e dall’Ufficio tecnico per ripristinare il transito sulla Statale 114 “Catania-Messina”. 

L’importante snodo viario di contrada San Giovanni, era stato “ingolfato” da oltre un metro e mezzo di terriccio, ma prima delle tre del pomeriggio, è stato liberato dai mezzi meccanici entrati in azione. Per essere insomma riconsegnato alla normale viabilità urbana che collega i vari centri della costa jonica. Sul posto sono intervenuti anche i camion degli espurghi e le pompe idrovore della Protezione civile che hanno liberato dall’acqua garage, cantinati, attività commerciali e incroci, mentre ai proprietari è toccato il compito di quantificare i danni subiti da questa terribile alluvione. Ingenti anche i danni subiti dalle auto posteggiate che il fango ha trascinato via lungo le strade cittadine, che le immagini rimbalzate sui social network hanno reso ancora più drammatico. Dalle colline di Mastro Ciccio-S. Giovanni si sono riversati a valle migliaia di metri cubi di fango che si sono riversati subito dopo nelle acque della baia di Naxos. Si stanno monitorando le colline di Tende e la zona della chiesa di Maria SS. Raccomandata, dove ci potrebbe essere il rischio di altro crollo di materiale franoso – come ci conferma il consigliere di minoranza Alessandro Costantino. I treni sono stati fermati alla stazione di Alcantara e turisti e passeggeri sono rimasti isolati ad aspettare che tutto tornasse alla normalità. Il sindaco Nello Lo Turco ha istituito il Centro operativo Comunale di Protezione civile e dal comando della Polizia municipale sono stati coordinati gli interventi sul territorio. Le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse anche per tutta la giornata di oggi.

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