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Nuovo attacco terroristico
ad hotel in Mali

Nuovo attacco terroristicoad hotel in Mali

Attacco jihadista in Mali, all'hotel Radisson Blue della capitale Bamako: un commando con una dozzina di terroristi con armi da fuoco e granate ha gridato "Allah u Akbar!", Dio è grande, quando hanno aperto il fuoco. Poi hanno preso almeno 170 persone in ostaggio (140 ospiti e 30 persone dello staff). Almeno tre sono stati uccisi, secondo la Cnn si tratta di due maliani e un francese. Ottanta di loro sono stati liberati in un blitz di forze maliane e Usa, ancora in corso, mentre gli assalitori si stanno muovendo nell'albergo "piano per piano". Sono stati liberati i 12 membri dell'equipaggio dell'Air France e 5 dei sei ostaggi della Turkish Airlines che erano stati trattenuti nell'albergo. Ci sarebbero ancora 124 ospiti e 13 impiegati dentro l'hotel.

Gli assalitori hanno liberato alcuni ostaggi, compresi coloro in grado di recitare versi del Corano. "Ho visto dei cadaveri. E' orribile". Sono le prime parole di uno degli ostaggi liberati.  Anche un "popolare cantante guineano", Sekouba Bambino, è fra gli ostaggi liberati. "Mi sono svegliato al suono di colpi d'arma da fuoco e pensavo fossero solo banditelli venuti all'hotel per cercare qualcosa. Dopo 20 o 30 minuti ho capito che non erano piccoli criminali", ha detto l'artista secondo quanto riferisce la Bbc.

L'attacco è avvenuto al settimo piano della struttura dove , secondo il quotidiano francese Liberation - "si trovano le camere utilizzate dal personale di volo dell'Air France". I diplomatici del Quai d'Orsay a Parigi hanno attivato una cellula d'emergenza. "Ancora una volta i terroristi hanno voluto segnare la loro presenza barbara, in luoghi dove possono uccidere e impressionare. Dobbiamo dimostrare la nostra solidarietà al Mali, un Paese amico". Lo ha detto il presidente francese François Hollande, invitando i francesi a Bamako a raggiungere l'ambasciata e a mettersi al sicuro.

Anche l'Unità di crisi della Farnesina si è subito attivata e sono in corso verifiche. Sono 15 i militari italiani presenti in Mali, nell'ambito di tre diverse missioni internazionali: nessuno è rimasto coinvolto nell'attacco terroristico. L'ambasciata Usa ha diramato un allerta in cui chiede ai cittadini americani di mettersi al sicuro.

Il presidente del Mali, Idriss Déby Itno, ha evocato la matrice islamista dell'attacco terroristico: "Condanno nella maniera più ferma possibile questo atto barbaro che non ha niente a che vedere con la religione", ha detto il capo di Stato. I servizi di sicurezza del Mali sospettano che dietro l'attacco ci sia il network jihadista Ansar Din, di cui fa sapere di aver sventato vari progetti di attentati nella stessa capitale maliana ad opera delle due brigate Khalid Ibn Walid e Fronte di liberazione di Massina. 

Proprio ieri il presidente francese Francois Hollande aveva sottolineato che l'Isis considera la Francia nemica perchè Parigi è intervenuta in Mali. In un discorso pubblico, il presidente aveva ricordato che nel 2013 la Francia ha aiutato il Mali, ottenendo una "vittoria": i "terroristi lo sanno per questo ci considerano nemici". "I terroristi nel 2012 si sono accaniti contro la cultura del Mali", "imposto divieti, le donne sono state sottomesse": "la Francia ha dovuto prendersi le sue responsabilità e portare avanti azioni importanti".

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