L'Isis ha rivendicato l'attentato al nightclub 'Reina' di Istanbul che nella notte di Capodanno ha provocato la morte di 39 persone, 38 delle quali sono state identificate. In un comunicato, diffuso per la prima volta oltre che in arabo anche in turco, il Califfato ha definito l'attentatore 'un soldato eroico' e la Turchia 'serva della Croce'. Riferendosi al conflitto in Siria, l'Isis avverte quindi che 'il governo di Ankara dovrebbe sapere che il sangue dei musulmani, uccisi dai suoi aerei e dalla sua artiglieria, provocherà un fuoco nella sua casa per volere di Dio'.
Prosegue intanto la caccia all'uomo per catturare il killer, forse originario dell'Asia centrale. Fermati otto sospetti per presunti coinvolgimenti nell'attacco.
Gli jihadisti, intanto, rivendicano gli attentati a Baghdad che hanno fatto tra ieri e sabato 68 morti e 57 feriti. Oggi altri due attentati vicino ad ospedali della capitale irachena.
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