Lo statunitense Tejay Van Garderen ha vinto, battendo in uno sprint a due lo spagnolo Mikel Landa, la 18/a tappa del Giro d'Italia di ciclismo, da Moena (Trento) a Ortisei (Bolzano), lunga 137 chilometri.
L'olandese Tom Dumoulin ha conservato la maglia rosa, limitando i rischi nel tappone dolomitico. Il leader della generale è arrivato sul traguardo assieme a Nairo Quintana e Vincenzo Nibali.
"Non ho capito la tattica di Nibali e Quintana: si sono concentrati su di me, mentre altri guadagnavano terreno. Erano evidentemente d'accordo, ma hanno perso quasi un minuto da Pinot che, in una crono piatta come quella di domenica, è più forte di loro. Continuano a preoccuparsi solo di me, spero perdano il podio". Tom Dumoulin lancia una frecciata velenosa, ai diretti concorrenti nella lotta per la vittoria del 100/o Giro d'Italia. Passano pochi minuti e, dal pullman della Bahrain-Merida, Vincenzo Nibali gli risponde per le rime. "Io me ne frego se scendo giù dal podio, però anche Dumoulin deve stare attento: potrebbe scendere lui dal podio. Fa un po' lo spavaldo, ma le dichiarazioni si fanno a Milano. Se vince sarà stato bravo e gli stringerò la mano", le parole del siciliano. "Noi abbiamo provato ad attaccarlo - aggiunge - ma non può pretendere che, se va via il quinto in classifica, lo andiamo a prendere noi, altrimenti lo portiamo in carrozza fino a Milano".
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