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Anche un italiano tra le vittime

Anche un italiano tra le vittime

E' stata riaperta al pubblico la Rambla di Barcellona, dove ieri tredici persone sono rimaste uccise (la vittima più giovane è una bimba di 3 anni) e un centinaio ferite da un furgone che ha investito la folla di turisti, attentato rivendicato dall'Isis.

La Farnesina fa sapere che sono ancora in corso verifiche sul coinvolgimento di cittadini italiani: confermato il ferimento di tre connazionali (due dimessi, uno in ospedale con fratture), ma non la morte del 35enne Bruno Gulotta, di Legnano. Un suo collega su Fb però scrive che 'è stato ucciso' e il datore di lavoro conferma: 'Ce l'ha detto la moglie'.

Tre uomini sono stati arrestati, in fuga il conducente del furgone della strage: sarebbe Moussa Oukabir, 18 anni, il cui fratello Driss era stato indicato ieri come un presunto sospetto per l'attentato, ed è stato arrestato. Forse è sfuggito a un posto di blocco su un'auto dentro cui è stato trovato il cadavere del proprietario.

Prime conferme dall'azienda per cui lavorava

"Bruno Gulotta è tra le vittime di Barcellona. Me lo ha riferito sua moglie": in questi termini il datore di lavoro dell'italiano che si teme sia tra le vittime dell'attentato sulle ramblas ha confermato la morte del suo dipendente. Pino Bruno è il titolare della Tom's Hardware, dove Gulotta lavora a Legnano come esperto informatico. Bruno ha riferito a Rainews24 di aver parlato con la moglie di Gulotta, che gli ha confermato la morte del marito.

Anche la pagina web dell'azienda informatica, ricorda Gulotta. "Ieri pomeriggio - si legge sul sito - a Barcellona i terroristi hanno ucciso l'amico e collega Bruno Gulotta, responsabile marketing e vendite di Tom's Hardware. Oggi per noi è giornata di lutto. Ci stringiamo tutti con affetto alla compagna Martina e ai due figlioletti di Bruno. Il nostro ricordo, affidato al country manager di Tom's Hardware per l'Italia, Roberto Buonanno".

L'ultimo post di Bruno, 20 minuti prima dell'attentato

L'ultimo messaggio Bruno Gulotta l'aveva postato 20 minuti prima di essere travolto dal tir che ha falciato assieme a lui altre 12 persone e ne ha ferite centinaia a Barcellona. 'Era felice, erano una famiglia felice in vacanza'. A raccontare all'ANSA, è il suo datore di lavoro, Pino Bruno, che da tre anni e mezzo lavorava al suo fianco.

'Era un genio dell'informatica', dice. Assieme alla moglie e ai figlioletti di 4 anni e appena 7 mesi, stavano facendo un viaggio itinerante, erano passati per Cannes e poi erano arrivati a Barcellona. Quel maledetto pomeriggio, spiega Bruno che ha parlato con la moglie del collega, "stavano passeggiando tutti insieme sulla Rambla, poi all'improvviso lui è stato travolto. Non ho chiesto troppi dettagli alla moglie, ho voluto rispettare il suo dolore".

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